Il weekend del Gran Premio del Messico 2017 comincia nel segno della Mercedes. Su una pista ancora molto green e scivolosa, montando mescola Ultrasoft, è stato Valtteri Bottas a far segnare il miglior tempo, 1:17.824, già un secondo sotto al tempo della pole 2016. Il finlandese, oggetto di molte critiche recentemente, si è messo davanti al quasi campione del mondo Lewis Hamilton (+0.466), anche lui su mescola Ultrasoft. Tempi con mescola Supersoft per gli altri big: le Red Bull si piazzano subito alle spalle dell’inglese, con Max Verstappen (+0.571) subito avanti a Daniel Ricciardo (+0.597).
Un pò più attardate le due SF70-H, con Sebastian Vettel (+0.762) e Kimi Raikkonen (+1.184) che non si sono detti soddisfattissimi del grip della monoposto, anche se nel primo assaggio di simulazione di passo gara sono stati i più veloci; un testacoda per Kimi e anche un paio di fuoripista per Seb. Sergio Perez è il primo degli ‘altri’ (7° a +1.416, con Supersoft), precedendo un ottimo Fernando Alonso (+1.522, con Ultrasoft), che però avrà ancora un gran numero di posizioni di penalità da scontare per sostituzione di elementi della power unit (20).
In 9° posizione abbiamo la Williams di Felipe Massa (+1.619), davanti alle due Renault di Nico Hulkenberg (+1.728) e di Carlos Sainz (+1.730) e al compagno di box Lance Stroll (+1.948). Anche questi quattro piloti hanno ottenuto il miglior crono con le Ultrasoft. Kevin Magnussen, proprio sul finale, con un colpo di reni sale in 13° posizione (+2.820) con mescola Supersoft, così come Pascal Wehrlein (+3.147), Antonio Giovinazzi (+3.445) e Charles Leclerc (+3.622). Mescola Ultrasoft infine per le Toro Rosso di Sean Gelael (+3.815) e Brendon Hartley (+3.923), e per la Force India di Alfonso Celis (+4.518), il quale ha provocato una bandiera rossa a poco più di mezz’ora dalla fine, andando a sbattere con il posteriore in uscita dallo stadio.
Senza tempo Stoffel Vandoorne, fermo a causa dell’ennesimo problema alla power unit Honda, senza calcolare che doveva già scontare 35 posizioni di penalità. Ovviamente il belga è il pilota ad aver girato di meno (3), seguito da Hartley (10) e dal duo Verstappen-Magnussen (16). Ben 42 giri, invece, per Bottas, meglio di Hamilton (35) e di Stroll (34).
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