Ce l’ha fatta. Con cattiveria, grinta, coraggio e tanto, tanto talento. Jelena Ostapenko è a 20 anni, appena compiuti due giorni fa, la nuova regina di Parigi grazie al successo in finale sulla romena, numero 4 del mondo, Simona Halep.
Un esito del tutto inaspettato anche in un torneo come questo che partiva, nel tabellone femminile, con pochissime certezze e tante diverse favorite, con la grande occasione di dimostrarsi vincenti.
Ma Jelena no, non era tra queste ed all’inizio del torneo nessuno avrebbe puntato un centesimo sulla piccola lettone, nonostante l’ottimo passato da junior che le aveva permesso di farsi conoscere, mettersi in luce costringendo gli appassionati ad appuntarsi il suo nome tra le stelle del futuro.
Tutto vero, ma non qui a Parigi, non sulla terra, la superficie meno congeniale per lei, e non su questi campi dove, prima di una quindicina di giorni fa, non aveva mai vinto un match, perdendo nelle qualificazioni nel 2015, e al primo turno lo scorso anno.
Eppure lo sport è così, regala storie da lasciare senza parole, imprese degne di essere vissute e raccontate, colpi di scena e finali completamente inaspettati.
C’è da dire che forse il destino aveva già giocato la sua parte, con largo anticipo, visto che la piccola Jelena è nata l’8 giugno 1997, giorno in cui, sullo stesso Philippe Chatrier, Gustavo Kuerten vinse il Roland Garros che fu anche il suo primo titolo in carriera.
E così oggi, Jelena, esattamente come Guga vent’anni fa, dopo essersi sporcata di terra rossa nella capitale francese, ha alzato per la prima volta al cielo un trofeo, uno dei quattro più prestigiosi e bramati, la coppa Suzanne Lenglen.
Quel trofeo che sembrava essere destinato a Simona Halep, alla sua seconda finale a Parigi, e senza dubbio la giocatrice più continua su terra rossa in questi mesi, ed infatti l’inizio dell’incontro, nonostante il break d’apertura della lettone, prontamente recuperato, faceva presagire l’esito più scontato.
Ma, in vantaggio di un set e per 3-0 nel secondo, con 3 palle del doppio break, la romena, sentendosi vicina al traguardo, ha colpevolmente tremato permettendo alla terribile Jelena di rientrare nella lotta.
Con vincenti da ogni lato del campo, colpi piatti, precisi e taglienti da togliere il fiato, Jelena ha costruito la sua rimonta, fatta anche di smorfie, di pugnetti e di tanta grinta.
La stessa grinta con cui, nel parziale decisivo, ha rimontato ancora, questa volta inanellando 5 giochi consecutivi dal 1-3 sotto, questa volta, quella definitiva per poter chiudere il match e laurearsi campionessa di Parigi.
Una vera impresa per lei, che da junior aveva trionfato sull’erba di Wimbledon, superficie che meglio si adatta al suo gioco istintivo ed aggressivo, fatto di grandi accelerazioni e di tanta spinta, e che mai si sarebbe immaginata di vivere la prima grande gioia della carriera su questi campi in terra rossa, per lei così terribilmente lenti.
Eppure ce l’ha fatta, senza pensare, senza tremare, senza avvertire in nessun momento la pressione che invece ha dilaniato la romena ad un passo dal primo titolo slam e dalla prima posizione mondiale, costringendola a subire una delle sconfitte più dolorose della carriera.
Ma ora, la strada si fa ancora più ardua per la giovane lettone, che da lunedì sarà numero 12 del mondo con un balzo in avanti di più di 30 posizioni, e che sarà chiamata a confermare il grande risultato e le tante aspettative già nelle prossime settimane con l’imminente torneo di Wimbledon al via a fine mese.
Un trofeo che deve essere visto come punto di partenza per costruire una carriera di successi e di grandi risultati, perché Jelena può: il talento c’è, la testa c’è, il carattere pure. Ed è davvero terribile questa ragazzina!
RISULTATO FINALE ROLAND GARROS FEMMINILE 2017:
J.Ostapenko b. [3] S.Halep 4-6 6-4 6-3
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