In attesa della Finalissima di Champions League a Cardiff, alla Juventus si continua a lavorare per il futuro.
Questa volta non si parla di calciomercato, bensì dello stadio.
Lo “Juventus Stadium”, ufficialmente il 1° stadio di proprietà nella storia del calcio italiano-escludendo lo Stadio “Città del tricolore” ex “Giglio” e noto anche per ragioni di sponsorizzazione con la denominazione commerciale di “Mapei Stadium”, di Reggio Emilia, tecnicamente il primo esempio di impianto costruito in modo ‘autofinanziato’ in Italia, in collaborazione fra la società della Reggiana e addirittura anche i tifosi…-la fortezza bianconera, una delle chiavi di volta dei successi del club torinese delle ultime 6 stagioni-non è un caso che la Juve abbia ricominciato a vincere da quando esiste lo “Stadium”.
L’impianto juventino che adesso potrebbe cambiare nome, assumere a sua volta una denominazione commerciale per ragioni di sponsorizzazione. Questo è quanto emerge da un’indagine di Premium Sport. Un’ipotesi che in realtà è paventata da tanto tempo, sostanzialmente già da quando l’impianto era ancora in costruzione si parlava già di nomi di grandi gruppi che avrebbero sponsorizzato lo stadio, come Samsung, Sony e Conad. Alla fine cadde tutto nel dimenticatoio e la società bianconera incassò una cifra fissa dalla società gestrice dei cosiddetti ‘name rights’ dell’impianto juventino, e la situazione è rimasta così.
Almeno fino ad oggi. Adesso, secondo indiscrezioni, la società bianconera sarebbe vicinissima all’accordo con “Allianz”, noto gruppo assicurativo tedesco, già sponsor di 2 importanti impianti europei, lo stadio del Bayern Monaco e anche quello del Nizza.
Il cambiamento di nome potrebbe avvenire già nella nuova imminente stagione, ovviamente 2017/2018, o, al più, nella successiva, e l’impianto dovrebbe ancora assumere la denominazione di “Juventus Allianz Stadium”, o più semplicemente solo “Allianz Stadium”.
Non sono ancora noti i dettagli economici dell’accordo di sponsorizzazione in questione, in ogni caso, secondo quanto emerge da Calcio e Finanza, esso non dovrebbe costituire alcun ricavo aggiunto per i bianconeri, data l’esistenza di un altro accordo, stipulato nel 2008 dagli allora rappresentati juventini Giovanni Cobolli Gigli – allora presidente- e Jean Claude Blanc-che avrebbe succeduto nel ruolo-con una società nota allora come Sportfive-oggi Lagardére Sports and Entertainment-accordo che garantiva alla suddetta società l’esclusiva della gestione della titolazione dello “Juventus Stadium”, a fronte di garantire alla società bianconera un ricavo fisso minimo di 75 milioni di € entro 12 anni dall’inaugurazione dello stadio, accordo quindi in scadenza nel 2023.
Si apre quindi una nuova era per un impianto in cui son già stati scritti diversi importanti capitoli della storia della Juve, in neppure 6 anni di vita-ripetiamo, tanti quanti sono gli anni in cui i bianconeri son tornati al Top del calcio italiano, e ora hanno la possibilità di espandere i loro domini…-inaugurato precisamente Giovedì 8 Settembre 2011, nell’amichevole contro il Notts County-storico club inglese, quello responsabile dell’errore di spedizione delle divise che segnò la storia della scelta cromatica ‘bianconero’ della Juve, fino a quel momento in rosa- 1-1 il risultato finale, con i bianconeri allora allenati da Antonio Conte in vantaggio al 53’ con Luca Toni-che ribadì in rete il tap-in vincente dopo essersi visto respingere un calcio di rigore-prima del definitivo pari arrivato al minuto 87 con tale Lee Hughes.
Ad oggi, le sconfitte della Juve nel suo stadio di proprietà sono in tutto solo 5, in quasi 6 anni, insomma, più fortezza di così !
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