Zanetti spiega perché ha detto no a Premier League e Liga e promuove Chivu allenatore dell’Inter

Zanetti spiega perché ha detto no a Premier League e Liga e promuove Chivu allenatore dell’Inter

Javier Zanetti ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a rifiutare offerte provenienti da Inghilterra e Spagna pur di concludere la sua carriera all’Inter, club a cui è rimasto legato dal 1995 fino al ritiro nel 2014. Una scelta di cuore, ma anche di visione, che col tempo si è rivelata vincente.

Arrivato dall’Argentina a soli 22 anni, Zanetti ha legato tutta la sua parabola europea ai colori nerazzurri, diventandone bandiera, capitano e simbolo, per poi entrare immediatamente in dirigenza come vicepresidente al termine dell’attività agonistica.

Il legame indissolubile con l’Inter

L’Inter è il club del mio cuore, il club di cui sono innamorato”, ha dichiarato Zanetti a Sky Sports UK. L’ex capitano ha spiegato di aver avuto proposte concrete da club di Premier League e Liga, ma di aver scelto consapevolmente di restare a Milano per lasciare un segno profondo nella storia della società.

Zanetti ha sottolineato anche il ruolo centrale dell’allora presidente Massimo Moratti, ricordando i sacrifici fatti dalla proprietà per riportare l’Inter ai vertici. Una fiducia pienamente ripagata nel 2010, anno del leggendario Triplete, con Scudetto, Champions League e Coppa Italia conquistati nella stessa stagione.

Dal Triplete a Chivu allenatore

In quella storica Inter guidata da José Mourinho, Zanetti era il capitano, mentre tra i compagni di squadra figurava Cristian Chivu, oggi allenatore nerazzurro. Proprio su Chivu, Zanetti ha speso parole di grande stima.

Cristian meritava questa opportunità”, ha spiegato. “Già quando giocavamo insieme era un calciatore molto intelligente. Ora si è dedicato completamente alla carriera da allenatore e per noi è una grande soddisfazione vederlo alla guida dell’Inter. Era chiaro che avesse le qualità per crescere come tecnico”.

Una stagione difficile ma competitiva

L’Inter ha chiuso il 2025 senza trofei, sfiorando però più volte il successo. I nerazzurri hanno perso lo Scudetto per appena due punti contro il Napoli, sono stati sconfitti in finale di Champions League dal Paris Saint Germain, oltre all’eliminazione in semifinale di Coppa Italia e alle due Supercoppe Italiane mancate.

Nonostante ciò, Zanetti vede segnali positivi. “Il campionato italiano è molto equilibrato”, ha spiegato, sottolineando come quattro o cinque squadre siano spesso racchiuse in un solo punto. In questo contesto, secondo la leggenda nerazzurra, ciò che conta è competere sempre ad alti livelli, sia in Serie A sia in Champions League.

La mentalità Inter secondo Zanetti

Per Zanetti, la forza dell’Inter sta proprio nella continuità competitiva. “L’Inter dimostra sempre di essere all’altezza delle grandi competizioni. Essere costantemente competitivi ti porta inevitabilmente più vicino alla vittoria”, ha concluso.

Parole che riassumono perfettamente la sua carriera e il suo rapporto con l’Inter: fedeltà, ambizione e senso di appartenenza, valori che continuano a guidare il club anche nel presente.

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