Dal prossimo campionato, i 20 arbitri impegnati con Var e Avar che vengono designati ogni settimana sui dieci di campi di Serie A, si ritroveranno tutti in un’unica, grande e moderna sala di controllo.
A comunicarlo è l’AIA attraverso una nota ufficiale:
«È in avanzata fase di progettazione da parte dell’Associazione Italiana Arbitri, la realizzazione di un centro V.A.R. (Video Assistant Referee) unico per tutte le gare, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.»
Il centro Var di Coverciano dovrebbe fungere anche da addestramento agli arbitri durante i raduni tecnici.
In realtà, il centro Var esiste da tempo. Voluto da Tavecchio, è diventato un centro di addestramento internazionale sotto l’egida della FIFA. Attrezzato con simulatore che ci viene invidiato da tutto il mondo e non a caso Collina- presidente della Commissione Arbitri della Fifa- e Nicola Rosetti- capo progetto Var al Mondiale- lo hanno scelto per far allenare tutti gli arbitri del mondiale.
L’Italia si allinea così a Germania, Olanda, Spagna e Portogallo.
Altra ipotesi che con il tempo può prendere sempre più forma, è quella di un corpo unicamente specializzato per Var e Avar. Agli albori della Var, sembrava cosa assurda ma Aia e Figc hanno fatto sapere che stanno riconsiderando le loro posizioni in merito. Si sta pensando eventualmente al coinvolgimento di tutti quegli arbitri che hanno già maturato esperienza pluriennale in campo durante l’epoca Var e, che per sopraggiunti limiti d’età raggiunti, verranno dismessi nelle prossime stagioni.
Il commento
“Un progetto molto importante, cui crediamo tantissimo- le parole del numero uno dell’Aia Marcello Nicchi-. Gli arbitri italiani ancora una volta si pongono all’avanguardia”.
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