Visto le ultime uscite di Valentino Rossi al mondiale 2019, in tanti hanno parlato di un suo probabile ritiro dalle competizioni.
Ma per meglio capire la sua situazione, ora che il pilota marchigiano è in vacanza con la compagna Francesca Novello, ci pensa soprattutto il papà Graziano. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha voluto ribadire come suo figlio non sia preoccupato o distratto dalle voci sul suo futuro. Vogliono che vada in pensione, ma il suo parere è del tutto all’opposto, anche per come lo ha visto recentemente:
“A Vale non gliene frega un accidente perché, come sempre, non legge niente di tutto quello che lo riguarda. E’ in gran forma fisica e questo non lo dico solo io, lo ripetono anche tutti quelli che gli sono vicini. E non è giù di morale. Magari è preoccupato, questo sì, perché indubbiamente ci sono stati dei problemi negli ultimi tempi. Ma non è demotivato: non lo è mai. Di solito quando è un po’ giù per qualche motivo non va più piano, è l’esatto contrario”.
Si sa come la Yamaha non sia una moto molto competitiva, soprattutto in riferimento alla Honda e alla Ducati. La velocità e l’accelerazione della moto in pista non è il massimo, ci vuole la messa a punto, per recuperare nella parte mista ciò che si perde nel rettilineo. Ma sono questioni che dovranno affrontare da qui al termine della stagione.
Sulla questione di un probabile ritiro di Valentino Rossi si è espresso anche un campione del passato come Giacomo Agostini, quindici volte campione del mondo. Soprattutto dopo le parole del team manager della Yamaha Lin Jarvis, in cui ha annunciato la possibilità del campione di Tavullia di farsi da parte. Agostini ha però voluto lasciare a lui l’ultima parola, capire quando non si sente più in grado di essere competitivo, così come fece a suo tempo:
“Io ho pianto per due giorni. Mi svegliavo di notte, sudato. Mi sognavo di correre ancora, ma dentro di me sapevo di aver compiuto il passo giusto. Come l’ho capito? Quando certi risultati non erano più raggiungibili. Potevo vincere ancora, ma sapevo che qualcosa ormai era cambiato (…)Valentino è ancora capace di ottime prestazioni. Nessuno ha il diritto di dirgli cosa deve fare. Ma nessuno meglio di lui può analizzare la situazione che sta vivendo. Quando lottavo per il secondo o terzo posto e la vittoria sfuggiva, ho capito da solo che stava arrivando il giorno della resa”.
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