Europa League, lo Spartak Mosca escluso dalla UEFA per effetto della guerra russo-ucraina. Il Lipsia accede direttamente ai quarti di finale.
La guerra russo-ucraina si riverbera anche sul calcio, ridisegnando il tabellone delle principali manifestazioni internazionali: vi abbiamo appena dato notizia della decisione assunta da FIFA e UEFA di escludere tanto la Nazionale russa, quanto i club ancora in lizza per un torneo continentale, dalle medesime competizioni.
La Russia non ha più squadre impegnate in Champions League o in Conference League, ma in Europa League resta superstite lo Spartak Mosca. La squadra della capitale, semifinalista in Coppa Uefa nel 1998, è affidata alla cura del mister italiano Paolo Vanoli, ex difensore, tra le altre, della Fiorentina. La squadra naviga in cattive acque nel campionato russo, dove si trova appena al nono posto in classifica, ma in Europa League si era spinta sino agli ottavi di finale, dove avrebbe dovuto affrontare i tedeschi del Lipsia.
Ciò non avverrà, perché la UEFA, attraverso un comunicato congiunto redatto con la FIFA, ha dichiarato l’immediata esclusione di tutte le squadre russe dalle competizioni poste sotto la sua egida. Ciò elimina d’ufficio lo Spartak Mosca, dando accesso diretto ai quarti di finale al Red Bull Lipsia.
Si attende la reazione della Federcalcio russa, che già nei giorni scorsi aveva trovato modo di confliggere con la UEFA lamentando lo spostamento della sede della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi. La Federazione internazionale, lungi dal trovare un compromesso, ha preferito calcare la mano.
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