Il collegio di garanzia del CONI, riunitosi oggi pomeriggio, ha emanato la sentenza in merito al ricorso del Trapani contro la penalizzazione di due punti per inadempienze finanziarie: ricorso respinto.
I siciliani, dunque, retrocedono in Serie C come da decisione del campo. Inutile il successo sul Crotone nell’ultima giornata.
A fare festa è sicuramente il Cosenza, ufficialmente salvo, mentre tira un grande sospiro di sollievo il Pescara, che sarebbe retrocesso in caso di restituzione di punti ai trapanesi e che, invece, potrà giocarsi la salvezza nel playout contro il Perugia.
Nelle date del 10 e 14 giugno si disputerà il playout tra abruzzesi e umbri, le più grandi delusioni del campionato. In attesa di sviluppi, che difficilmente ci saranno, il Trapani dovrà comunque ripensare ai suoi errori e farne tesoro.
Ecco la sentenza: “La Prima Sezione del Collegio di Garanzia, presieduta dal prof. Vito Branca, all’esito dell’udienza tenutasi in data odierna preordinata alla discussione ed alla disamina del ricorso Trapani Cacio contro FIGC avverso decisione CFA FIGC, preordinata alla discussione ed alla disamina del ricorso , ha assunto le seguenti determinazioni: ha dichiarato inammissibile l’intervento della società Delfino Pescara 1936 S.p.A.; ha dichiarato inammissibile la costituzione della società Cosenza Calcio S.r.l..; ha respinto il ricorso della società Trapani Calcio S.r.l. per quanto espresso in parte motiva, confermando la decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC n. 88/2019-2020. Per l’effetto, ha condannato la società Trapani Calcio s.r.l. alla refusione delle spese di lite, liquidate in € 5.000,00, oltre accessori di legge, a favore della FIGC, compensate per la metà. Nulla per le spese nei confronti delle altre parti“.
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