Gli Stati Uniti d’America hanno ufficializzato l’esonero di Jurgen Klinsmann dal ruolo di ct della nazionale maggiore dopo la sconfitta contro la Costa Rica per 4-0. Tra i possibili papabili c’è anche Roberto Mancini
E’ stato un matrimonio lungo, ma anche le storie più belle e passionali a volte finiscono. Purtroppo, gli Stati Uniti d’America hanno deciso di esonerare Jurgen Klinsmann dal ruolo di ct della nazionale maggiore, guidata dall’ormai lontano 2011.
Ma andiamo con ordine. Dopo il Mondiale del 2006 sulla panchina della Germania, conclusasi prematuramente con la sconfitta in semifinale contro l’Italia, e l’esonero dal Bayern Monaco, il tecnico tedesco aveva finalmente trovato la sua giusta dimensione sulla panchina della nazionale stelle e strisce, portata a vincere la Gold Cup nel 2013, agli ottavi di finale nel Mondiale del 2014 e al quarto posto sia nel Gold Cup 2015, sia nella Copa America del 2016.
Cinque anni davvero magnifici per Klinsmann, ma conclusi nel peggiore dei modi. Infatti, la fase di qualificazione ai prossimi Mondiali, in programma nell’estate del 2018 in Russia, sono iniziati nel peggiore dei modi per gli USA, che hanno perso contro il Messico prima, per 2-1, e la Costa Rica poi, addirittura un 4-0 assolutamente storico per gli americani, salutando con un bilancio di 55 vittorie, 15 pareggi e 28 sconfitte in 98 partite e una media punti di 1,84 a partita.
Ecco il comunicato ufficiale:
Il presidente dell’U.S. Soccer, Sunil Gulati, ha annunciato oggi che Jurgen Klinsmann è stato sollevato dall’incarico di allenatore e direttore tecnico della nazionale statunitense.
Qui le dichiarazioni del presidente Gulati riguardanti la decisione: ‘Oggi abbiamo preso una scelta difficile, quella di separarci da Klinsmann. Vogliamo ringraziarlo, per il gran lavoro svolto in questi cinque anni insieme. E’ stato orgoglioso di avere la responsabilità di gestione del programma e sono stati fatti progressi considerevoli durante il percorso. Molti sono consapevoli delle vittorie storiche, tra cui quella che ci ha permesso di uscire indenni dal girone della morte ai Mondiali 2014, ma ci sono stati anche tanti altri sforzi meno pubblicizzati dietro tutto questo. Ha sfidato tutti, nella comunità calcistica americana, a concepire le cose secondo un modo nuovo e grazie al suo impegno siamo cresciuti come organizzazione e ci aspettiamo che i benefici del lavoro che ha svolto si protrarranno nel tempo. Mentre rimaniamo fiduciosi di avere le qualità per poter accedere ai prossimi Mondiali, la forma e la crescita della squadra a questo punto ci ha convinto che è necessaria una svolta. Avendo il prossimo appuntamento con le qualificazioni a marzo, avremo diversi mesi per ridare concentrazione al gruppo e scegliere la migliore soluzione che ci assicuri una spedizione di successo per qualificarci per l’ottava volta consecutiva ai Mondiali. Non c’è mai stato un momento migliore di questo nella storia del calcio americano e con il supporto di tifosi, sponsor, media e amici, guardiamo avanti per continuare a fare progressi nel gioco che tutti noi amiamo’
Già è esploso il nodo del possibile sostituto. L’idea della Federazione degli Stati Uniti d’America è affidarsi ad un tecnico prestigioso e di grandissima esperienza. Il sogno resta Roberto Mancini, ma più probabili Sigi Schmid, Peter Vermes e l’ex Bruce Arena.
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