La società ed il tecnico livornese sono intenzionati ad andare avanti insieme.

La bruciante eliminazione di ieri sera per mano dell’Ajax nei quarti di finale di Champions League ha reso la notte insonne ed il risveglio terribile per i tifosi della Juventus. Dopo una buona mezz’ora con i bianconeri passati anche in vantaggio, la luce si è spenta in mezzo al campo, lasciando spazio al calcio totale dei Lancieri che hanno stradominato, ribaltato il risultato e volando meritatamente in semifinale.

Nelle interviste post-partita, il primo a parlare è stato il presidente della Juventus, Andrea Agnelli che ha fatto i complimenti all’Ajax per il meritato passaggio del turno ed ha, con gran sorpresa di tutti, confermato il tecnico per la prossima stagione. Il presidente bianconero ha ricordato come l’Ajax abbia messo in difficoltà sia Bayern Monaco che Real Madrid quest’anno, affermando come la Juventus abbia vinto la Supercoppa Italiana e di come sia vicinissima all’ottavo titolo di fila. Agnelli ha anche ribadito che la Champions è un obiettivo e lo sarà anche il prossimo anno con Allegri in panchina: “Quest’anno, lo abbiamo detto, la Champions era un obiettivo. E sin d’ora ribadiamo che sarà un obiettivo anche l’anno prossimo. L’undici odierno è giovane, dovrà crescere. Con Allegri in panchina? Sì, ha un anno di contratto e discuteremo. Ci sono leader con Fabio Paratici, Marco Re e Giorgio Ricci che portano un futuro radioso”.

Parole a cui fanno eco quelle dello stesso Allegri ai microfoni di Sky Sport, con il tecnico livornese che ha affermato di aver già comunicato ad Agnelli prima della sfida contro l’Ajax di voler restare alla Juventus anche il prossimo anno: “Si abbiamo già accennato e comunicherò la mia decisione. Qualcuno a distanza di pochi giorni ha pagato e loro sono stati bravi a chiudere. Bravi nel primo tempo, meno nella ripresa. All’andata è stata più equilibrata. Che decisione ho preso? Che rimango ma ne riparleremo in sede ufficiale”. Affermazioni che non sono andate giù a molti tifosi della Juve che dopo cinque anni sono propensi per un cambio in panchina.