Un finale a luci ed ombre, un po’ triste e un po’ incredibile per il torneo WTA Premier 5 di Toronto, primo grande evento della stagione estiva sul cemento nordamericano.
La finale più bella, quella tra le giovane emergente e beniamina di casa Bianca Andreescu e l’eterna campionessa del tennis mondiale Serena Williams, è durata come un lampo e, all’improvviso tutta la grande aspettativa per il match è svanita con un retrogusto dolce-amaro.
Bianca Andreescu ha conquistato il secondo titolo della sua giovanissima carriera, seconda stagionale dopo il successo, ancora più incredibile, a marzo, ad Indian Wells ma lo ha fatto come, probabilmente, nemmeno lei, grande competitrice, si aspettava.
Infatti, dopo appena quattro giochi ed una partita iniziata da soli 19 minuti, Serena Williams, regina del tennis mondiale ma ancora a secco di titoli dopo il rientro dalla maternità nel mese di marzo dello scorso anno, ha dovuto alzare bandiera bianca per un fastidioso problema alla schiena.
Così l’entusiasmo per la grande finale si è spento immediatamente senza però togliere nulla alla splendida settimana della diciannovenne canadese che, sul suolo di casa, ha trovato un successo storico e senz’altro speciale per lei e per il suo pubblico.
Una vittoria, la prima per una tennista canadese nella Rogers Cup, che la porta prepotentemente tra le prime venti giocatrici del mondo, in posizione numero 14 e tra le prime 8 della Race to Shenzhen, la classifica che condurrà poi alle WTA Finals di fine anno e tutto ciò avendo saltato, per infortunio, ben quattro mesi di questo 2019.
Una vittoria che consacra definitivamente questa giovanissima rampante del circuito maggiore che battaglia sul campo già con la grinta e la consapevolezza di una veterana unita, però, alla sfrontatezza di una teenager che, dotata di un bagaglio tecnico solido e completo, corre davvero il rischio di affermarsi come prima della classe in un futuro già prossimo.
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