Come spesso accade, il programma degli incontri, negli eventi WTA, non rispetta il pronostico di inizio torneo, ma questo non significa che poi possa mancare lo spettacolo o l’intrigo nelle partite che animano le fasi calde del torneo.
Nel WTA Premier 5 di Cincinnati non sono mancate, fin dai primissimi giorni, le sorprese, ma le due semifinali che si sono delineate al termine di una settimana di grande tennis, non eliminano il giusto entusiasmo in questo ultimo grande appuntamento prima del quarto slam dell’anno, dal 26 agosto, a New York.
Un nome in particolare, quello della prima favorita del seeding Ashleigh Barty, risulta protagonista nella parte alta del tabellone perché, oltre a dover dimostrare qualcosa dopo due eventi non entusiasmanti, Wimbledon prima e Toronto poi, ha la ghiotta occasione di ritornare in vetta alla classifica mondiale.
La tennista australiana, infatti, grazie al suo successo in rimonta contro la greca Maria Sakkari, schiantata al terzo, vinto per 6-0, dovrà vincere ancora un altro match per avere la matematica certezza, visti i risultati maturati ieri da parte delle altre contendenti, per riagguantare la vetta del ranking femminile.
Barty se la vedrà, quest’oggi, nella prima delle due semifinali, contro la rediviva russa Svetlana Kuznetsova, campionessa slam ed ex numero due del mondo, che, dopo aver rimontato uno svantaggio di 6-3 5-3, ha finito per vincere al terzo set contro la ceca Karolina Pliskova, una delle possibili rivali per la vetta della classifica.
Nella parte bassa, invece, ha dovuto alzare bandiera bianca, all’inizio del terzo set, l’attuale numero uno del mondo, la giapponese Naomi Osaka che, contro la “lanciatissima” Sofia Kenin, reduce dalla semifinale pure a Toronto e certa di entrare tra le prime venti da lunedì, è stata costretta al ritiro per un problema al ginocchio sinistro.
In semifinale Kenin sfiderà, in un derby tutto a stelle e strisce, il primo in questa fase del torneo dal lontano 2004, contro la connazionale Madison Keys, numero sedici del tabellone che, dopo aver battuto due ex numero uno del mondo e campionesse slam come Garbine Muguruza e Simona Halep, si è ripetuta anche contro Venus Williams, piegata in due set dopo circa ottanta minuti di gioco.
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