La bolla di New York ha aperto i battenti, tutto è pronto per inaugurare tre settimane di grande tennis che assegneranno due titoli prestigiosi: il Master 1000 di Cincinnati e lo Us Open, lo slam newyorchese, tutto nella cornice di Flushing Meadows.
Al via non ci saranno tutti i migliori giocatori, lo Us Open, che tradizionalmente chiude la stagione degli slam, in questo perturbato 2020 sarà appena il secondo major in scena, ciò nonostante la forza attrattiva di questo torneo resta intaccabile.
Anche perché c’è grande curiosità per il funzionamento e la gestione della “grande bolla” che ospiterà e chiuderà al suo interno tutti gli atleti che, nelle prossime tre settimane, hanno intenzione di prendere parte a questi appuntamenti tra test, tamponi, allenamenti, alberghi selezionati, stanze da “quarantena”, insomma decisamente la solita permanenza.
I FORFAIT ILLUSTRI
Il tabellone femminile rinuncia a sei top ten, tra cui le prime due giocatrici del mondo, Ashleigh Barty e Simona Halep e la campionessa uscente di New York Bianca Andreescu, oltre ad Elina Svitolina, Belinda Bencic e Kiki Bertens.
Quello maschile, invece, dovrà fare a meno, per la prima volta dal 1999, contemporaneamente sia di Rafael Nadal, tra l’altro campione in carica dello Us Open, e Roger Federer, out insieme a giocatori dello spessore di Stan Wawrinka, Gael Monfils e Nick Kyrgios.
LE GRANDI OCCASIONI
Pronti per tentare il grande colpo, invece, Dominic Thiem, Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Stefanos Tsistipas e il nostro Matteo Berrettini tutti alla ricerca del primo slam della carriera, così come il grande favorito, il numero uno del mondo Novak Djokovic, nel tentativo di accrescere di un’ulteriore unità il suo personale palmares di major toccando quota 18 (eventualmente a -1 da Nadal e a -2 da Federer).
Grande occasione anche per Serena Williams, ormai da tre anni alla ricerca del tanto agognato ventiquattresimo slam, sfumato per due volte a Wimbledon e per due volte proprio a New York, sempre sconfitta in finale, ma si tratta di un’importante chance anche per Karolina Pliskova, che sarà la numero uno del seeding, per vincere per la prima volta uno slam o per Sofia Kenin, pronta a bissare il successo di Melbourne.
Senza scordare le giovani leve statunitensi, dalla più navigata Madison Keys, già finalista nel 2017 e campionessa in carica, invece, del torneo di Cincinnati, alla fresca campionessa di Lexington Jennifer Brady fino alle stelline Amanda Anisimova, classe 2001 e Coco Gauff, addirittura classe 2004.
Insomma, nonostante i dubbi, i forfait, le rinunce, l’apprensione per il drammatico momento che l’intero mondo sta vivendo, il tennis scalpita anche negli Stati Uniti, a New York dove la bolla sta prendendo forma e in cui l’obiettivo sarà rimanere il più a lungo possibile dentro perché vorrebbe dire avere la chance di vincere tutto.
Lo spettacolo sta per iniziare. Chi saranno gli ultimi ad uscire?
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