L’imprenditore ceco ha chiuso l’affare con Unicredit. Inizia una settimana importante per l’assetto societario
La Roma sta cambiando pelle. Sul campo e fuori.
Se sul rettangolo verde sembra aver ritrovato quell’equilibrio e quella compattezza grandi assenti della scorsa stagione, si stanno delineando importanti cambiamenti anche fuori. Per esempio sul fronte stadio.
È notizia di oggi infatti l’acquisto da parte di Radovan Vitek dei debiti contratti da Parnasi con Unicredit per una cifra che si aggira attorno ai 600 milioni di euro. Il magnate ceco ha inoltre erogato un pagamento di cinquanta milioni per i terreni e per i progetti.
I PROSSIMI PASSI- Ora Vitek dovrebbe costituire una società italiana per procedere nelle ultime fasi del progetto.
Alcuni dirigenti della CPI Property Group, l’azienda di cui Vitek è azionista di maggioranza, si sono inoltre seduti ai tavoli delle ultime riunioni tecniche avvenute in Campidoglio.
Secondo quanto raccolto da “Il Tempo”, già prima delle vacanze natalizie Virginia Raggi potrebbe rilasciare una dichiarazione circa la conclusione dell’affare.
VITEK, IL MAGNATE CECO CHE PARLA ITALIANO- Sconosciuto ai più, Vitek è però un nome noto negli ambienti finanziari nostrani e non solo. Da barista in Italia alla villa di Ringo Star. Ecco chi è Vitek.
A capo della CPI Propetry Group, società immobiliare dal valore di 7,9 miliardi di euro, Vitek è a capo di una fortunata stimata da Forbes di 3,5 miliardi di dollari. Patrimonio che ne fa, sempre a detta della rivista americana, il 617esimo uomo più ricco del mondo.
E pensare che Vitek ha iniziato in Italia. Nei primi anni ’90, dopo la caduta del regime comunica, quello che sarebbe diventato il re del mattone ceco, ha lavorato nel nostro Paese come barista. Non c’è dato sapere però dove e in quali anni esatti.
Quello che sappiamo è che dopo l’Italia si è stabilito in Slovacchia dove inizia la carriera imprenditoriale nella privatizzazione dei voucher. Tornato in Repubblica Ceca, acquista Boleslavsko, un fondo di investimento trasformato nell’attuale CPI.
Tramite la CPI nei primi anni 2000 acquista vari immobili e terreni in Repubblica Ceca e in Slovacchia. Durante la recessione economica del 2004, complice anche l’assenza di avversari, il suo patrimonio si impenna arrivando oggi a possedere terreni ed immobili in Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Croazia, Ungheria, Francia, Slovacchia, Romania, Svizzera e Italia.
L’investimento nello stadio della Roma, però, non è l’unico fatto nel Belpaese.
In una delle rare interviste rilasciata nel 2015 a Forbes, e riportata da “Il Romanista” affermava già di voler provare ad investire in Italia “con un investimento piccolo, poi si vedrà”. Con piccolo, per la cronaca, intendeva dire un complesso di 15 ville di lusso, di cui 5 extra lusso, in Sardegna.
Sempre nel 2015, il magnate ha acquistato la villa di Ringo Starr, storico batterista dei , nella contea inglese del Surrey, a 60 km da Londra per circa 20 milioni di euro. L’acquisto, si dice, sia stato fatto (anche) con l’obiettivo di dare ai quattro figli un’istruzione in Inghilterra
Non solo l’Italia tra i paesi preferiti, anche la Svizzera, meta delle vacanze invernali della famiglia di Vitek.
Per facilitare il tutto dal 2018, la CPI possiede e gestisce impianti, negozi, ristoranti e complessi sciistici di lusso a Crans Montana, comune svizzero di 10.000 abitanti sito nel Canton Vallese.
VITEK E UNICREDIT: UN LUNGO RAPPORTO- Come non è il primo affare in Italia, non è neanche il primo con Unicredit.
Nel 2011 Vitek ha acquistato per circa 35 milioni di euro il palazzo Na Prikope di Paraga, uno dei più prestigiosi palazzi cechi. Bene, direte voi. E dunque? E dunque quello non è un palazzo qualsiasi. Era la sede centrale di Zivnostenska Banka, il maggior istituto bancario ceco prima dell’arrivo di Unicredit.Il palazzo è stato poi venduto ad una compagnia cinese.
Per mostrare riconoscenza, Unicredit ha poi erogato, insieme a Komercni Banka ( che ha messo molto meno della metà), un prestito di 124 milioni di euro alla CPI DI Vitek.
Il FUTURO SOCIETARIO- In apertura si è detto di come la Roma stesse cambiando dentro e fuori dal campo. Domani inizierà infatti una settimana delicata per l’assetto societario giallorosso.
Da ieri, a Londra sono presenti gli avvocati di Friedkin, l’imprenditore texano da tempo interessato alla causa giallorossa, incaricati di portare avanti con gli advisors del club la trattativa.
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