Sono appena sette i calciatori squalificati dopo una 34° giornata estremamente corretta in cui gli arbitri non hanno dovuto tirare fuori cartellini rossi:
Nicola Bellomo (Vicenza) “per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria“
Cristian Zaccardo (Vicenza) “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario“;
Thiago Matias Casasola (Trapani) “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario”;
Francesco Fedato (Carpi) “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario“:
Andrea Palazzi (Pro Vercelli) “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario“;
Alessandro Salvi (Cittadella) “per comportamento scorretto nei confronti di un avversario”;
Mattia Zaccagni (Verona) “per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara“.
Tutte le squalifiche hanno una durata di un solo turno. In più, a Bellomo è stata comminata una sanzione di 1500 euro.
Una giornata tranquilla quindi, con poche ammonizioni e nessuna espulsione: un fatto raro in un torneo sempre acceso, soprattutto in queste ultime decisive giornate. C’è anche da dire che l’ultima giornata è stata abbastanza “ordinaria” dal punto di vista dei risultati, con pochi gol e risultati che hanno rispettato le aspettative, eccezion fatta per Verona-Spezia e, forse, Vicenza-Trapani.
Da condannare, infine, la svastica apparsa su un balcone durante Entella-Ascoli: l’uomo che l’ha esposta, il badante di un invalido che vive in quella casa, si è difeso inutilmente sostenendo di non sapere che fosse un reato mettere in mostra tale bandiera ed è stato denunciato. Non un episodio di giustizia sportiva, ma ordinaria, terminato nel modo più giusto.
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