Il secondo turno del Sei Nazioni finisce 35-22. A segno Minozzi, Zani e Bellini

Ancora una sconfitta, ma questa volta usciamo a testa alta. Per la seconda giornata del Sei Nazioni 2020 l’Italia va in Francia, allo Stade de France. Nella prima giornata il XV del nuovo CT Franco Smith aveva malamente perso contro il Galles (42-0). Oggi non è andata meglio, ma abbiamo visto una squadra con gli attributi, coraggiosa e dura a morire.

La Francia vince 35-22 e si mette prima in classifica insieme all’Irlanda. Per l’Italia, invece, arriva un’altra sconfitta, ma questa volta con un retrogusto meno amaro. Allo Stade de France si è rivista comunque una Nazionale cattiva, vogliosa (specialmente nel secondo tempo), ma soprattutto abbiamo rivisto qualcosa che sembrava scomparso: le mete, un gioco armonioso ed il carattere.

INIZIO DA INCUBO- Come contro l’Inghilterra (gara vinta 24-17) la Francia attua un approccio aggressivo e dopo 10 minuti è già sull’8-0 grazie al piazzato di Ntamack e alla meta di Thomas. Da sottolineare il magistrale, incantevole passaggio basso di piede di Ntamack. Dieci minuti dopo il risultato si sposta sul 13-0. Ollivon carica il fragile muro azzurro e marca. Ntamack non converte. Proprio quando le speranze per una partita meno scontata sembrano navigare, l’Italia tira fuori l’orgoglio. E arriva la reazione, facilitata dagli errori in trasformazione di Ntamack.

Al 25′ arriva la prima meta azzurra ( e del torneo) con Minozzi, nata da un lungo multifase. Allan centra i pali, 13-7. Il risultato cambia nuovamente nel giro di pochi minuti per effetto della trasformazione di due punizioni da parte di entrambe le squadre. Pochi minuti prima dell’intervallo arriva un’altra meta dei padroni di casa. Dopo una serie di cariche e placcaggi, anche in maniera ruvida, Dupont allarga sulla sinistra per Alldritt che tutto solo schiaccia a terra. Con il brivido, Ntamack trasforma. I primi 40′ finiscono 23-10.

Dagli spogliatoi rientra un’Italia diversa, più propositiva e coraggiosa. Il bel lavoro di squadra potrebbe portare nuovi punti sul tabellino azzurro, se non fosse per l’errore su punizione di Allan. L’errore italiano carica i transalpini che con il solito Ntamak, bravo a sfruttare i buchi creatisi nella difesa azzurra, firma il 28-10, continuando comunque a non incrementare.

“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Sembra finita, ma Zani decide che non è così. È del tallonatore della Benetton, infatti, la seconda meta. Allan non sbaglia, è 28-17, Se mai ci fosse stato un piccolo barlume di speranza per l’Italia, è stato completamente spazzato via dalla quinta meta francese. Serin è lesto a giocare con il piede una penalità e ad involarsi a meta. Jalibert piazza i punti per 35-17. A dire l’ultima parola, però, ci pensa Bellini con una strepitosa accelerazione. Finisce 35-22.

Francia: 15 Anthony Bouthier, 14 Teddy Thomas, 13 Artur Vincent, 12 Gael Fickou, 11 Vincent Rattez, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont, 8 Grégory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 François Cros, 5 Paul Willemse, 4 Bernard Le Roux, 3 Mohamed Haouas, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille

A disposizione: 16 Peato Mauvaka, 17 Jefferson Poirot, 18 Demba Bamba, 19 Romain Taofifenua, 20 Boris Palu, 21 Cameron Woki, 22 Baptiste Serin, 23 Matthieu Jalibert

Italia: 15 Jayden HAYWARD, 14 Mattia BELLINI, 13 Luca MORISI, 12 Carlo CANNA, 11 Matteo MINOZZI, 10 Tommaso ALLAN, 9 Callum BRALEY, 8 Abraham STEYN, 7 Sebastian NEGRI, 6 Jake POLLEDRI, 5 Niccolò CANNONE, 4 Alessandro ZANNI, 3 Giosuè ZILOCCHI, 2 Luca BIGI (C), 1 Andrea LOVOTTI

A disposizione: 16 Federico ZANI, 17 Danilo FISCHETTI, 18 Marco RICCIONI, 19 Dean BUDD, 20 Federico RUZZA, 21 Giovanni LICATA, 22 Guglielmo PALAZZANI, 23 Giulio BISEGN

Arbitro: Andrew Brace (Irlanda)

Assistenti: Nigel Owens (Galles), Brendon Pickerill (Nuova Zelanda)

TMO: Brian MacNice (Irlanda)