Voci di mercato parlavano di un suo ritorno a Genova, in veste blucerchiata, ma nelle ultime ore l’allarme sembra rientrato. Patrik Schick sarà ancora un giocatore della Roma, su di lui il veto di Di Francesco, soddisfatto dalle sue ultime prestazioni. Del suo futuro se ne riparlerà a giugno, ma nel frattempo l’attaccante originario della Repubblica Ceca non vuole perdere tempo ed intende dare il meglio di sè, cosa che forse gli è riuscita non molto bene negli ultimi due anni in maglia giallorossa.
Nuovo anno, nuova vita, dunque. E per fare questo, servirà l’aiuto di Jan Mühlfeit, uno dei mental coach più celebri di tutta la Repubblica Ceca, noto anche in terra statunitense a causa delle sue incredibili doti persuasive. È proprio a lui che ha deciso di affidarsi Schick: lo annuncia lo stesso Mühlfeit su Instagram, pubblicando una sua foto assieme all’attaccante giallorosso, di ritorno a Praga per le vacanze natalizie.
Ma cos’è il mental coaching e chi è Jan Mühlfeit? Non bisogna confondere il coaching come un ramo della psicologia. Il mental coach si rivolge a persone con obiettivi “normali”, che nulla hanno a che vedere con patologie cliniche. Nel caso di Schick, si tratta di “sbloccare” il “potenziale umano” che risiede in lui, il quale fisicamente è in forma, ma necessita di ritrovare se stesso mentalmente. Lo Schick della Roma deve tornare lo Schick della Sampdoria.
Jan Mühlfeit è considerato uno dei massimi mental coach mondiali: è stato per 22 anni manager della Microsoft ed è autore del libro “The positive leader“, all’interno del quale vengono spiegati i migliori trucchi per riuscire a dare sempre il meglio di se stessi in qualsiasi condizione, senza mai perdersi d’animo.
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