Possibili dimissioni per Walter Sabatini, ma la Roma di Luciano Spalletti deve trovare continuità e gestire al meglio Francesco Totti
Dalle stelle alle stalle in pochi giorni. E’ questo il problema in casa Roma, che passa dalla vittoria per 4-0 contro il Cagliari alla pesantissima sconfitta di Torino, un 3-1 senza storie, che palesa l’incapacità di questa squadra di fare il definitivo salto di qualità. Difficile pensare davvero di poter competere con la Juventus, ma di questo passo sembra difficile anche avvicinarsi al Napoli.
La continuità non è un optional per puntare al titolo, ma una discriminante imprescindibile per alimentare grandi ambizioni. La qualità c’è, si è vista anche nella sconfitta contro i granata, ma la fase difensiva è nel caos più totale. I gol subiti mostrano la mancanza di amalgama tra i giocatori, che non può essere nascosta dalla grande capacità di costruire il gioco. D’altronde, anche sulle fasce la super offensività è controproducente, anche perché i centrocampisti non hanno ancora la giusta condizione fisica per assorbire il contraccolpo dei contropiedi. In attacco, invece, funziona tutto abbastanza bene, ma bisogna cercare di capitalizzare al meglio la mole di occasioni create durante l’arco della partita, altrimenti il risultato resta sempre in bilico.
Discontinuità ammessa dallo stesso Luciano Spalletti, che deve risolvere al più presto questa alternanza di prestazioni tra partite disputate in casa, sempre vincenti, e trasferta, umiliazioni, prestazioni deludenti e risultati negativi. Altro problema spinoso da affrontare con maggiore serenità è la gestione di Francesco Totti, quasi sempre decisivo quando entra in campo. Il suo abbassamento in mediana è un orrore tattico, visto che non il fisico per correre come un centrocampista, mentre la sua personalità e la sua storia riescono sempre a cambiare il volto della squadra, come accaduto contro la Sampdoria.
Nel frattempo, però, nelle prossime settimane dovrebbe esserci l’addio di Walter Sabatini. Già lo scorso dicembre sembrava ad un passo dalle dimissioni, ma il presidente James Pallotta riuscì a ricucire lo strappo e il ds continuò a lavorare in sede di mercato. Il contratto scade a giugno 2017, ma sarebbe intenzionato a lasciare la Roma al più presto.
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