Non male la prima uscita stagionale della Roma, che ha travolto il Latina con un 9-0 che dice comunque poco: siamo ancora a luglio e la preparazione è appena iniziata, per non parlare della modestia dell’avversario, agguerrito ma pur sempre militante in Serie D.
Nella prima frazione Di Francesco schiera il solito 4-3-3 mescolando titolari e riserve: in porta c’è Mirante, al centro ci sono Manolas e il nuovo arrivato Marcano, il terzino destro è Karsdorp e quello sinistro è il talentuoso Luca Pellegrini, omonimo, ma non parente, di Lorenzo, schierato come mezzala destra in un centrocampo a tre insieme completato da De Rossi al centro e Pastore nel ruolo di mezzala sinistra; in attacco, infine, c’è Schick al centro con Under e Perotti ai suoi lati.
Nel giro di mezz’ora minuti i giallorossi vanno in rete per ben cinque volte: Schick timbra per due volte, prima di giustezza e poi su rigore, Marcano strappa i primi applausi grazie alla bella rovesciata che vale il 2-0 e i due Pellegrini realizzano un gol a testa, Luca con un secco tiro da dentro l’area e Lorenzo con una specie di rabona non perfetta, ma efficace. Al 40° minuto Schick realizza il suo personale tris con un tiro non bellissimo sul quale il portiere pontino non è irreprensibile.
Nella ripresa scende in campo una formazione totalmente nuova: anche qui ci sono titolari e riserve, ma le gerarchie potrebbero cambiare nel tempo. Ad ogni modo, la Roma forza poco e si limita ad utilizzare il tempo per mettere minuti nelle gambe. I restanti tre gol sono opera di Dzeko, che segna con un tiro dal limite prima e di giustezza poi, e di Manes, difensore nerazzurro che realizza uno sfortunato autogol.
Gol a parte, dobbiamo però valutare i movimenti e i primi cenni di intesa tra i giocatori in campo: le gambe sono ancora imballate com’è ovvio che sia, ma comincia ad intravedersi qualcosa di simile a ciò che vedremo più avanti nel corso della stagione. I passaggi e il fraseggio sono stati piuttosto rapidi e i movimenti ben eseguiti, ma si intravede una certa leziosità che va eliminata. Pastore ha mostrato di dover trovare la forma migliore, ma il piede pare esserci. Interessante anche Luca Pellegrini, rapido e guizzante ed anche coraggioso negli inserimenti con e senza palla. Discreto anche Karsdorp, che deve recuperare l’anno perso a causa degli infortuni, e anche Kluivert, che ha sgambettato senza grossi acuti.
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