Il Superclasico argentino termina con una vittoria del Boca Juniors, che si conferma capolista del campionato albiceleste, e vince per la seconda volta la grande sfida al Monumental, casa del River.
Il Boca in paradiso, il River all’inferno. Il Superclasico è andato in scena al Monumental di Buenos Aires e a vincerlo è stata la Boquita, che sotterra letteralmente i grandi rivali, reduci dalla terribile sconfitta della semifinale di Copa Libertadores contro il Lanus.
È stato un Superclasico tipico: tanta tensione, tanti falli, tante emozioni. I 60.000 della grande cattedrale di Buenos Aires hanno reso il tutto ancora più bello, con i padroni di casa che giocano bene nel primo tempo, rischiando qualcosa in contropiede, e poi, per la follia di Ignacio Fernandez che viene espulso e lascia i suoi in dieci. Oltre al danno, per il River Plate, arriva la beffa, perché sulla punizione seguente il numero 10 Cardona pennella una meraviglia di destro che finisce alle spalle di Lux.
Il Boca non chiude la gara, nel secondo tempo il River attacca nonostante l’inferiorità numerica, e al 61′ Cardona diventa un protagonista negativo della gara: rifila una gomitata fuori e finisce fuori con un rosso diretto. Il River Plate ci crede ancora di più quando Ponzio, il Capitano, segna il pareggio con un missile da 25 metri. Il Monumental trema… ma per poco, perché ci pensa Nandez al 73′ a freddarlo, su un grande suggerimento di Benedetto.
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