Se in campo il Pisa va piuttosto bene, non si può dire lo stesso per quanto riguarda le vicende extra campo: la società, unitamente a tre membri del suo Cda, è stata deferita dal consiglio federale per quelle irregolarità finanziarie (cioè una fideiussione assicurativa proveniente dalla Bulgaria formalmente invalida unita a problemi societari che hanno portato l’attuale proprietà a mettere in vendita il club) che, quest’estate, rischiarono di comprometterne addirittura l’iscrizione in Serie B. Tutti i documenti e i versamenti erano stati poi regolarizzati con una fideiussione del Monte dei Paschi, arrivata però fuori tempo massimo. Adesso la penalizzazione, non essendo i vertici societari riusciti a dimostrare la validità di quella fideiussione.
La penalizzazione non è affatto pesante, solo 1 punto, ma la domanda da porsi è: si riuscirà a trovare una soluzione per tranquillizzare l’ambiente e permettere ai dipendenti di avere i loro stipendi e vivere dignitosamente (come qualche tempo fa mister Gattuso urlò durante una vivace conferenza stampa) e ai calciatori di concentrarsi definitivamente sul campo? La risposta è sì, ma solo se avverrà la cessione del club: il fondo di Dubai “Equitativa” sembrava aver chiuso la trattativa in estate, ma poi era saltato tutto per problemi procedurali. Domenica il presidente della Lega Serie B Abodi incontrerà il rappresentante di quel fondo, il finanziere italiano Pablo Dana, per cercare di riaprire la trattativa e dare un futuro al Pisa.
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