Nuovo stadio Inter-Milan: presentati 2 progetti per la ristrutturazione di San Siro

Oggi in Comune, al cospetto dell’amministrazione locale, gli studi Manica e Populous sono tornati con i progetti relativi al “Giuseppe Meazza“, progetti realizzati tempo fa e di seguito modificati in base alle indicazioni fornite dall’assessorato competente.

Lo stadio, secondo le intenzioni del sindaco Sala e della sua giunta, non sarà più abbattuto, ma si trasformerà in una struttura sportiva aperta tutto l’anno e alla quale sarà affiancato il nuovo impianto; in parole povere, i progetti presentati dovevano rendere il glorioso impianto nato poco più di ottant’anni fa non un cumulo di macerie, ma un centro sportivo polifunzionale per tutta la cittadinanza.

La linea dunque è quella conservativa per garantire un futuro allo stadio quando sarà dismesso e destinato ad altri usi, ma cosa comporterà questo? Che Milan e Inter dovranno dividersi le spese del nuovo stadio e dovranno continuare a condividerlo dividendosi le spese.

Questo è semplicemente inaccettabile: il primo step per tornare ad essere il punto di riferimento calcistico, e non solo, è rappresentato dallo stadio di proprietà, più o meno capiente, con ogni tipo di struttura atta a garantire posti di lavoro e ampia scelta ai visitatori. Come fanno la Juventus e molti club, più o meno top, all’estero.

Perché, e qui parlo del Milan, non sbattere la porta e andare a Sesto San Giovanni? Non è un delitto costruire un nuovo impianto in una città diversa che ha già mostrato interesse pregustando l’impatto positivo che avrebbe. In tal modo l’Inter potrebbe tenersi il “Meazza” e ristrutturarlo.

Ludovico Maiorana

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Sono Ludovico Maiorana, ho 34 anni e sono di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono laureato in Scienze Storiche e scrivo per Stadiosport.it.
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