Napoli-Juventus 0-1: ‘colpo di mano’ di Higuaìn, al tappeto un Napoli generoso

Grande colpo per la Juventus, che nel big match della 15^ giornata infligge al Napoli capolista la sua prima sconfitta in questo campionato, ridimensionando così la classifica, portandosi a -1 dai partenopei che non perdevano in casa in campionato dal ko contro l’Atalanta dello scorso Febbraio, mentre i bianconeri dal canto loro non espugnavano il San Paolo dalla prima stagione di Allegri, 1-3 nel Gennaio 2015.

Si rivede una Juve che non si vedeva da tanto tempo, concreta, cinica, capace di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Questo perché il Napoli dal canto suo è come sempre volenteroso e produttivo e obiettivamente non meriterebbe la sconfitta. Ma la banda di Sarri questa volta presenta decisive carenze in difesa.

Prima fra tutte quella che sancisce il gol partita, in cui Gonzalo Higuaìn, che si presumerebbe dover essere l’osservato speciale, viene completamente dimenticato dalla retroguardia di casa, e servito alla perfezione dalla splendida palla filtrante del connazionale Dybala-intesa che sembra ritrovata-trova l’angolo più vicino sul primo palo. Inutili i tentativi di recupero del tandem Mario Rui-Koulibaly – il primo in particolare autore di una partita a dir poco disastrosa, sbaglia praticamente tutti i cross.

Proprio lui, Il Pipita, il Grande Ex, ancora una volta a punire i suoi ex compagni, 5° gol in 5 sfide contro il suo vecchio club da cui tanto si è fatto amare e da cui oggi tanto è denigrato. E menomale che non avrebbe dovuto esserci, dopo l’intervento alla mano. Ancora una volta “Non un giocatore, una sentenza!”, con tanto di esultanza polemica ad indirizzo del presidente Aurelio De Laurentiis, nonché di frecciatine nelle interviste post-partita, “Il presidente De Laurentiis ? Non l’ho visto, forse si era nascosto…”. Ovvi segni di velenosi e rancorosi strascichi naturalmente ancora non sopiti.

Come detto i padroni di casa giocano un match decisamente generoso, esprimendo ancora una volta un ottimo gioco ma senza i tipici dinamismi che li hanno portati ad esser considerati dalla critica nazionale come fautori del miglior calcio d’Italia.

Le cause son naturalmente molteplici: un po’ di sfortuna-Insigne e Callejòn la mandano di poco fuori in una occasione a testa nel 2° tempo-un Buffon ancora una volta provvidenziale in più di un’occasione-in barba all’anagrafe che lo vedrà 40enne fra un mese e ‘pensionato’ fra 6, salvo clamorosi ripensamenti in cui chissà quanti spereranno-una intera retroguardia bianconera che sembra aver, seppur momentaneamente, ritrovato una quadratura, spesso così ordinata da riuscire a impedire di trovar sbocchi perfino ad una fase offensiva come detto così dinamica e sgusciante come quella napoletana.

Proprio così, la tanto bistrattata retroguardia juventina gioca forse la sua migliore partita stagionale, compatta e ordinata, se si escludono le eccessive e fastidiose disattenzioni di un Giorgio Chiellini che sembra ormai tristemente in fase di declino.

A centrocampo per i bianconeri-in giallo per l’occasione-continua a dire la sua Douglas Costa, ormai adattatosi alle trame offensive, mentre Matuidi continua ad esser generoso ma a non trovare la via del gol, nella ripresa si vede negare un gol praticamente fatto con un gran sinistro al volo a botta sicura da distanza ravvicinata su cui è provvidenziale Reina.

Bene anche il sopra citato Dybala, La Joya continua a non trovare la via del gol ma comunque a partecipare e anzi spesso costruire le occasioni da gol-come detto è suo l’assist per il gol partita.

Un risultato che potrebbe costituire un potenziale spartiacque stagionale, tanto un ottimo viatico per la Juve in vista dei prossimi 2 impegni in cui i bianconeri potrebbero dare una svolta decisiva alla loro stagione-con il 5 Dicembre la sfida decisiva di Champions League  in casa dell’Olympiacos, in cui gli uomini di Allegri potrebbero addirittura permettersi il lusso della sconfitta, nel caso in cui lo Sporting Lisbona non vincesse in casa del Barcelona, e con il 9 Dicembre l’altra supersfida di campionato contro la sorprendente Inter di Luciano Spalletti, che sta disputando uno strepitoso campionato-tanto per i partenopei che, dal canto loro, si vedono insinuare il loro ormai precario primo posto in campionato e inoltre questa sconfitta non è certo di incoraggiamento in vista di una altrettanto precaria situazione di Champions, in cui per sperare nel passaggio del turno i partenopei dovranno espugnare il campo del Feyenoord e sperare in una contemporanea sconfitta casalinga dello Shakthar Donetsk contro un Manchester City ormai già certo del 1° posto e perciò presumibilmente già in vacanza.

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