Motomondiale: l’analisi del GP di Aragon

Si é concluso ieri il GP di Aragon, undicesimo appuntamento del Motomondiale e primo di due gare in terra spagnola che potrebbero costituire uno snodo importante per la classifica generale. Cosí é stato, infatti, al termine delle tre classi: le classifiche hanno subito tutte degli importanti scossoni. In MotoGP fa rumore il tonfo di Fabio Quartararo, partito dalla pole e finito diciottesimo, che ora si trova costretto ad inseguire Joan Mir, nuovo leader della classifica generale. Anche in Moto 2 la caduta di Luca Marini ha permesso ad Enea Bastianini di balzare in testa alla classifica. La Moto3 ha visto trionfare Jaume Masia, ora a 36 punti da un Albert Arenas che riesce comunque a guadagnare sui diretti rivali, Vietti e Ogura.

Joan Mir, nuovo leader della classifica di MotoGp (foto da: motogp.com)

MotoGP: disastro Quartararo a Teruel

ll Gran Premio di Spagna, iniziato sotto I migliori auspici della pole position, si trasforma in un vero calvario per (l’ex) leader del Mondiale Fabio Quartararo. Il francese, in sella alla sua “Petronas”, accusa un vero e proprio crollo a partire dal quarto giro, perdendo traiettoria in curva e venendo via via infilato dagli avversari, fino a scivolare al terzultimo posto: cosa é successo a Quartararo e alla Yamaha tutta, che sin dalle prove del venerdí sembrava destinata a dominare la corsa, con Vñales primo nellaset combinata e Morbidelli migliore delle PL? Un problema di set-up, nello specifico, come ha ricordato lo stesso Quartararo durante le interviste post gara, un’errata pressione di gonfiaggio dello pneumatico anteriore, che é andata via via diminuendo, garantendo minore stabilità di conseguenza.

Quartararo Moto GP, GP Catalogna
Fabio Quartararo ha siglato il miglior tempo nelle PL3 del Gran Premio di Catalunya 2020 (foto da: motogp.com)

Un problema che sembra aver interessato solo “El Diablo”, ma che comunque non esenta la Yamaha da alcuni errori di valutazione nella strategia di gara. Neanche Morbidelli e Viñales sono comunque riusciti a performare come ci si aspettava, finendo a piú di due secondi dalle Suzuki di Rins e Mir. Ora la casa leader del Mondiale costruttori deve lavorare intensamente per tornare sui suoi standard abituali la prossima settimana.

La Ducati riesce a limitare I danni

Poteva andare molto peggio alla Ducati, che nelle qualifiche era stata confortata solo dal quinto posto in griglia di Miller, vedendo Dovizioso scivolare in tredicesima posizione, penalizzato, a suo dire, da una strategia fraticida di Danilo Petrucci. Il “Dovi” é riuscito peró a conquistare una buona settima posizione, primo tra le “rosse” di Borgo Panigale, che quantomeno gli consente di mantenersi attaccato alla scia in classufica generale, con 15 punti di distacco da Mir. Miller é soltanto nono. E Petrucci? Vincitore a Le Mans, Danilo si trova a fare I conti con una Desmosedici che non gira e, risucchiato nel ventre del gruppo, finisce fra le KTM di Oliveira e Lecuona. Chiude il cerchio il ritiro di un “Pecco” Bagnaia in estrema difficoltà, finito a terra dopo appena tre giri.

Il super weekend Suzuki

La spagna agli spagnoli. Al Motorland di Aragona sono I due piloti lberico della Suzuki, Rins e Mir, a dominare la scena insieme al connazionale Alex Marquez su Honda. Rins sfrutta un’ottima partenza per assestarsi tra le prime posizioni e poi approfitta delle difficoltà avversarie per infilare le due Yamaha che gli stanno davanti in apprena otto giri. Per il resto, é un dominio in solitaria per buona parte della corsa, sino a che Alex Marquez non gli si mette le calcagna, costringendolo ad un finale al cardiopalmo, risolto solo all’ultima staccata. Ottima gara anche per Mir che si prende la seconda posizione all’altezza del cavatappino nel tredicesimo giro. Poi non riesce a reggere l’urto di uno scatenato Marquez, ma la terza piazza gli vale comunque la leadership provvisoria della classifica.

Marquez trascina la Honda

É nata una stella: si chiama Alex Marquez e guida una Honda. Il fratello del piú celebre Marc ha stupito tutti ancora una volta, e si é reso protagonista di un’incredibile rimonta dall’undicesimo al secondo posto. Forte in staccata, perfetto in frenata, il campioncino dimostra giá coraggio e grinta da vendere. Per il prossimo anno un sicuro contendente al titolo. Chiude invece ottavo, sempre su Honda, Cal Crutchlow, partito terzo in griglia e poi risucchiato nel gruppo.

Male KTM e Aprilla

Gran Prrmio completamente anonimo per le KTM e le Aprilla. La squadra austriaca racimola appena undici punti frutto dell’undicesimo posto di Binder, dodicesimo di Pol Espargaro e quattordicesimo di Lecuona. Solo Aleix Espargaro riesce invece a portare fieno in cascina per l’Aprilla, finendo tredicesimo dietro al fratello.

Moto 2: giornata nera per la Sky Racing Team

Giornaata nera per il team Sky Racing in Moto2. Luca Marini perde la leadership del Mondiale appannaggio di Bastianini, dopo essere caduto nei primi giri.

Luca Marini, in foto durante i test Moto2 di Jerez de la Frontera, è tra i favoriti della Middle Class (foto da: motogp.com)

Anche Bezzecchi sfrutta la caduta di Di Giannantonio per mettersi davanti e condurre la gara, accarezzando il sogno del primato n classifica. Una frenata sbagliata in curva, a due giri dalla fine, lo tradisce facendogli perdere il controllo della moto. Caduta e strada spianata per la Kalex di Sam Lowes, che vince il GP davanti ad Enea Bastianini, giunto secondo dopo aver ripreso Martin, e ora leader della classifica, con appena due punti di vantaggio su Lowes e cinque su Marini.

Moto3: vince Masia, ma Aenas é saldamente al comando

Piú “tranquilla” la situazione in Moto3 dove Masia vince il Gran Premio all’ultimo giro, al culmine di una grande rimonta su Juan Fernandez, superato anche da Binder che ne sfrutta la scia.

Arenas é soltanto settimo, ma conserva il primato in classifica e allunga sui rivali Ogura e Vietti, rispettivamente quattordicesimo e nono.

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