E’ un Valentino Rossi inesauribile e con ancora tanta voglia di stupire quello che si é raccontato nell’ ormai tradizionale intervista a Radio Deejay in compagnia di Linus e Nicola Savino. Tanti i temi toccati nel corso della chiacchierata con il nove volte campione del mondo. Dal traguardo ormai prossimo dei quarant’ anni (li compirà il 16 febbraio, ndr), passando poi per Marquez e il futuro del motociclismo italiano, fino al sogno di riuscire a correre in top class con il fratello Luca Marini.
40 anni. L’ ennesimo traguardo di un pilota senza tempo:
” Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto della mia vita da pilota in attività. Il mio sogno é sempre stato quello di correre in moto. Con passione, costanza e determinazione si possono raggiungere traguardi straordinari. Quando in primavera ho firmato per due anni ero pienamente consapevole di questa scelta e rimango convinto che se miglioriamo alcuni dettagli della moto possiamo essere davvero competitivi. Sono molto fiducioso”
Sul concetto di paura:
“E’un sentimento che fa parte di noi piloti anche se non si direbbe. Io penso che una componente di paura ci sia sempre, ma la vera discriminante è l’ esperienza. Più ne accumuli e più sei in grado di limitare i rischi. Da giovani invece si è più “matti”, specialmente nelle classi inferiori, e si é portati a rischiare maggiormente”
Tra i maestri del rischio, come non menzionare Marc Marquez:
“Marquez ha un approccio unico. Lui trova il limite cadendo, e quando lo fa sembra persino compiacersene. Studio molto la sua metodologia nell’ affrontare i week end di gara, ed è un’ usanza comune tra noi piloti: cercare di carpire l’uno i segreti dell’ altro sotto vari aspetti come l’ allenamento fuori dai circuiti e l’ alimentazione”
Il futuro del motociclismo tricolore:
“In questo momento i giovani più forti che abbiamo sono Bagnaia e Morbidelli. Franco (Morbidelli, ndr) è stato il miglior debuttante dell’anno in MotoGP, mentre Pecco (Bagnaia, ndr) esordirà in questa stagione. Anche loro fanno parte di quei ragazzi giovanissimi cresciuti nell’ Accademy VR46. Forse è anche merito loro se mi sento così giovane…”
Un sogno fraterno:
“Il mio rapporto con Luca (Marini, ndr) è molto bello e diretto. Mi piace molto aiutarlo e dargli tanti consigli. Quest’anno è cresciuto in maniera esponenziale e ha disputato una grande stagione. Confesso di aver pianto dopo la sua vittoria in Malesia… Io e lui in MotoGP? Chissà, se continuerà ad andare forte potremmo anche correre insieme”
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