Non é mancato proprio nulla nel primo appuntamento del Motomondiale 2019. Sotto le luci del Qatar ha preso il via la 71esima stagione iridata della classe MotoGP, bagnata dalla splendida vittoria di Andrea Dovizioso su Ducati, dopo un duello mozzafiato con il campione del mondo Marc Marquez, staccato (si fa per dire…) di soli 23 millesimi al traguardo, al termine di una battaglia che ha ricordato, per sviluppo ed epilogo, il duello dell’ anno precedente sempre tra il forlivese e il fenomeno di Cervera.
La gioia in casa Borgo Panigale é durata soltanto una manciata di ore perché, spenti i motori, é arrivato un reclamo ufficiale proprio contro la scuderia italiana da parte di Honda, KTM, Suzuki e Aprilia. L’ oggetto della discordia é rappresentato da una sorta di “appendice” montata sul forcellone postieriore delle Ducati di Dovizioso e Petrucci, con lo scopo di favorire il raffreddamento della gomma e di proteggerla da eventuali detriti. Visione che si contrappone a quella dei team contestanti, fermamente convinti che questa componente generi carico aerodinamico (vietato dal regolamento).
La situazione – In prima istanza il ricorso delle quattro case é stato rigettato, ma nelle ore successive i quattro team hanno deciso di presentare un reclamo in appello che, di fatto, ha congelato l’ ordine d’ arrivo del GP del Qatar. Sarà la Corte d’ appello di Ginevra ad esaminare il caso nel dettaglio prima di annunciare il verdetto che potrebbe confermare o ribaltare la classifica del primo appuntamento mondiale, con conseguente squalifica dei due ducatisti ufficiali.
Le posizioni dei team
Ducati – La scuderia bolognese ostenta fiducia, come testimoniato dalle parole del Direttore Sportivo Ducati, Paolo Ciabatti: “La nostra appendice é stata approvata dalla federazione. Non avremmo mai rischiato di incorrere in una penalità se ci fossero stati dei dubbi sulla regolarità della moto. Abbiamo agito con innovazione, ma rispettando il regolamento. Per questo motivo siamo molto tranquilli e attendiamo la decisione della Corte d’ appello”
Aprilia – La casa di Noale accusa non troppo velatamente la Ducati di aver aggirato il regolamento, adottando una soluzione che in precedenza era stata negata dalla federazione proprio alla stessa Aprilia: ” Avevamo avvisato Dall’ Igna una settimana prima del GP – spiega il l’ AD di Aprilia Racing, Massimo Rivola – che se avessero utilizzato l’ appendice in gara avremmo esposto reclamo. Questo tipo di soluzione é consentito solamente in caso di gara bagnata ma soprattutto, se applicata in quella parte della moto dove l’ aria arriva velocissima, non può che generare carico aerodinamico”
KTM – Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pit Beirer, team Principal KTM: “Non vogliamo fare un torto alla Ducati e il nostro obbiettivo non é di certo quello di togliere a Dovizioso una vittoria meritatissima. Allo stesso tempo, però, vogliamo che venga fatta chiarezza sul regolamento perché siamo in quattro costruttori a credere fortemente che quello spoiler crei vantaggi dal punto di vista dell’ aerodinamica”
(foto web: motorsport.com)
Suzuki – Ferma anche la posizione del team di Hamatsu, rappresentato da Davide Brivio: ” Ci aspettiamo, con il nostro intervento, che la FIM faccia maggiore chiarezza sul regolamento, rendendolo più limpido e non soggetto a troppe interpretazioni o aggiramenti”
Per la decisione finale si dovrà attendere probabilmente sino alla vigilia del GP d’ Argentina. Ducati rimane in attesa di capire se all’ appuntamento sul circuito Termas de Rio Hondo ci potrà arrivare da leader del mondiale.
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