Clamoroso. La Polonia è stata eliminata dal Mondiale dopo la seconda sconfitta consecutiva. La Colombia ha passeggiato sui resti di una nazionale che sembrava potersi giocare anche il titolo di Campione del Mondo, invece non è stata capace di superare il girone. Le colpe di chi sono? Difficile dirlo con precisione. Partiamo dall’allenatore.
Come è possibile far giocare così male una squadra piena di talenti come Zielinski, Lewandowsky, Milik, Krychowiak? La Polonia vista in queste due partite non è mai stata in grado di proporre azioni offensive degne di nota, non ha mai attaccato gli spazi come avrebbe dovuto e ha spesso esposto il fianco ai contropiedi letali degli avversari.
Basti pensare al gol di Niang e di Cuadrado, due gol presi con la squadra in attacco. Cinque gol subiti, uno fatto (da palla inattiva). Troppo poco per una squadra che doveva stravincere il girone e impensierire le pretendenti al Mondiale. Lewandowski ha deluso, ma non ha troppe colpe: non gli è arrivato un pallone giocabile, nessun centrocampista gli ha dato la possibilità di esprimere il suo valore.
Il bomber del Bayern Monaco è stato abbandonato a se stesso, la Polonia ha giocato male entrambe le gare e ha dimostrato sul campo di meritare l’eliminazione dal Mondiale. Nessuna recriminazione, non si può parlare né di sfortuna né di casualità. Senegal e Colombia hanno giocato meglio e hanno meritato la vittoria.
Questa inferiorità deve far riflettere perché la rosa della Polonia è di prim’ordine e un tonfo del genere non può passare inosservato. La federazione polacca sicuramente si starà interrogando sul futuro del tecnico Nowalka…
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