Ci pensa Gimenez di testa al novantesimo a salvare la Celeste, che porta a casa tre punti d’oro nella sgorbutica gara Egitto-Uruguay e va in testa alla classifica insieme alla Russia nel Gruppo A.
La gara che l’Egitto ha aspettato 28 anni, caricata di grande attese anche dal dubbio sulla presenza di Mohamed Salah dal primo minuto (alla fine sostituito nell’undici iniziale da Amr Warda), la gara importantissima per l’Uruguay, favorito per il passaggio del turno e chiamato alla vittoria dopo i 5 gol rifiliati dalla Russia all’Arabia Saudita. La seconda gara dei Mondiali russi prometteva veramente tanto, la sfida fra due squadre che nella loro storia si erano affrontate prima solo una volta, nel 2006 (una gara terminata con vittoria della Celeste per 2-0).
Egitto-Uruguay: la partita
Una gara tutt’altro che divertente; ben studiata tatticamente, fisica, e povera di occasioni, che alla fine ha visto vincere l’Uruguay, la favorita del match. Egitto-Uruguay fin dal primo tempo mette in chiaro quale sarà l’andazzo: gli africani appostati dietro, pronti a ripartire in velocità negli spazi, la squadra sudamericana a provare a crear gioco soprattutto con i due attaccanti “Principe”, Cavani e Suarez.
Posizioni medie dell’#Uruguay in #EGYURU, con De Arrascaeta che viene molto dentro al campo a giocare vicino a Cavani e Suarez. I due attaccanti però giocano troppo spalle alla porta e toccano pochi palloni dentro l’area di rigore. Finora buon lavoro in Fdnp di #Cuper pic.twitter.com/vaL5WRlZa6
— Ben. (@grecben) 15 giugno 2018
Dopo 3 occasioni solari sprecate dall’attaccante del Barça, tutte servite magistralmente da Cavani, è quest’ultimo che colpisce il palo all’80’. Quando però la gara sembrava tramontare verso uno scialbo pareggio ci ha penso il difensore dell’Atletico Madrid, Gimenez, a sbloccarla e a dare felicità ai suoi.
La strada è in salita per l’Egitto, che dovrà far risultato pieno nella gara contro la Russia, e anche contro l’Arabia, per sperare nel secondo posto. L’Uruguay non brilla, ma vince.
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Egitto-Uruguay: In & Out
IN: Cavani e la sua verve offensiva, quasi da playmaker, ha veramente messo a scompiglio l’ordinatissima linea difensiva di Cuper, ma il protagonista assoluto è stato El Shenawi, che ha veramente parato di tutto fino al colpo del KO.
OUT: Suarez oggi sembrava veramente l’ombra di se stesso, impacciato e spento nel giocare spalle alla porta, e come sempre, nervosissimo.
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