MLS 2019, 15^ e 16^ giornata: super Portland, Columbus sempre peggio, NYC in scioltezza, bene Montreal, meno Toronto

Montreal Impact vs Seattle Sounders 2-1: Risolve una doppietta di Taider.
Primo tempo di studio, con le squadre impegnate più a non concedere spazi che a
cercarli.
Per la prima emozione, se così vogliamo chiamarla, dobbiamo aspettare un’ora: tiro al
volo di Browne su assist di Krolicki, Frei respinge come può.
La gara si scalda, forse anche troppo, vista la foga con cui Cabrera è piombato su
Shipp: calcio di rigore netto, trasformato da Rodriguez(64′).
Il vantaggio di Seattle viene però subito annullato dal pareggio canadese, firmato da
Taider, sempre su rigore (74′).
Quattro minuti l’algerino gira in rete l’invito di Browne e fa esplodere di gioia lo
Stadio Saputo (78′).

New York City vs FC Cincinnati 5-2: A New York avanzano i gol, tanto da
regalarne due a Cincinnati.
Dopo dei timidi tentativi di Cincinnati, Mitrita porta in vantaggio NYC agendo bene
alle spalle dei difensori (11′).
Cinque minuti circa e Heber raddoppia (17′). Al 29′ Tajouri spegne i sogni di
Cincinnati, chiamata ora ad una ardua impresa. Impresa facilitata però dall’autogol di
Heber, trovatosi al posto sbagliato, nel momento sbagliato (37′).
Ad inizio ripresa Heberpulisce la piccola sbavatura controllando di petto e piazzando
con il destro l’invito con il contagiri di Moralez (49′).
Il poker viene poi insidiato da un ulteriore autogol, questa volta l’onere tocca a
Ibehaga(76′).
Al 90′ Maxi Moralez archivia la pratica Cincinnati.

Toronto FC vs Sporting Kansas City 2-2:
Nei primi statici venti minuti, è il fallo di Door su Fernandes a regalare la prima
emozione; Fotis Bazakos assegna inizialmente la punizione ma dopo un meticoloso
check concede il rigore: dal dischetto Gutierrez spiazza Westberg e porta SKC in
vantaggio (25′).
La risposta canadese arriva sul finire di primo tempo con DeLeon(43′).
Nella ripresa si vede un po’ di equilibrio, poi alterato da un secondo fallo della difesa
canadese: Deleon cerca il pallone ma trova solo le gambe di Gutiérrez, che si ripete:
va dal discetto e spiazza Westberg ( 73′).
Kansas pecca di sufficienza, Toronto è caparbia e nel recupero acciuffa il pareggio:
Delgado recupera, Pozuelo apre per Telfer che mette in mezzo dove c’è Hamilton che
mette dentro a porta vuota e strappa un punto forse non propriamente meritato (90 +5′).
A fare la partita è stata Kansas, che paga un momento di amnesia con la perdita di due
punti fondamentali; Toronto fortunata.

Colorado Rapids vs Minnesota United 1-0:
Alla mezz’ora, arrivata senza aver vissuto grandi sussulti, Colorado passa con
l’incornata vincente di Kamara su angolo di Price (28′).
La passiva e timida Minnesota ha una leggera reazione solo al 55′: cross di Finlay,
Rodriguez e Olum non ci arrivano per un soffio.
I Rapids, padroni del campo, raddoppiano al 70′ con Mezquida ma la rete viene
annullata per una carica dell’uruguaiano su Mannone.
Mannone che poi nel recupero ben si oppone al tentativo di vantaggio di Nicholson.

Philadelphia Union vs New York Red Bulls 3-2: New York in versione Dotto Jekyll
e Mister Hyde: in vantaggio di due reti, ne subisce tre.
In fase di avvio Philadelphia è più fiduciosa e carica, mentre New York è con il freno
a mano: al 17′,dunque,sono i padroni di casa a sfiorare il vantaggio con Santos che
scavalca Robles trovando però la traversa a dire di no.
New York, levato il freno, la sblocca con Romero che in corsa piazza un rasoterra sul
quale Blake, complice anche Elliot che ostruisce la visuale, non arriva con il giusto
tempismo (29′).
I Tori, favoriti dalla totale assenza di tentativi di reazione di Philadelphia, mettono la
seconda: lancio in profondità di Muyl per White che prende la palla al balzo e
scavalca Blake, in leggero ritardo così come Elliot e Trusty(42′).

San Jose Eartquakes vs FC Dallas 2-2:
Al 29′ il tragicomico vantaggio di Dallas: da rinvio dal fondo Vega scambia corto con
X che rimanda indietro dove l’estremo difensore argentino si dimentica di un piccolo
dettaglio: stoppare il pallone.
San Jose non accusa il colpo e dopo qualche pavido tentativo pareggia ad inizio
ripresa (46′) con il bel gol di prepotenza e al volo di Wondolowski ( strano, eh?).
Cinque minuti dopo arriva il sorpasso ( arrivato dopo un controllo VAR per situazione
di gol- non gol) effettuato da Eriksson(53′).
Dallas vede San Jose cullarsi sugli allori e al 64′ castiga con il bel colpo di esterno di
Atuahene.

Cincinnati FC vs LA Galaxy 0-2:Il primo scontro tra le due franchigie al Nippet
Stadium va ai Galaxy.
I Galaxy partono forte e già prima del quarto d’ora sono in vantaggio: apre Boateng al
12′, gli segue Alvarez un minuto dopo.
Cincinnati, spinta da 32.250 tifosi, si alza e combatte cercando l’accorcio, accarezzato
al 20′ con il colpo di testa di Ledesma finito alto.
Si arriva al riposo con i Galaxy che fanno girare il pallone senza trovare grande
obiezione.
In avvio di ripresa il tris dei californiani viene murato, forse con una mano, da Hoyte;
tutto regolare per Marcos de Oliveria.
Tutto il secondo tempo vede Cincinnati alla costante ricerca della rete che però mai
arriverà.
Vittoria comoda per gli uomini di Guillero Barros Schelotto.
 

Dallas FC vs Toronto FC 3-0: mentre la Toronto del basket sorride, con il recente storico primo trionfo in NBA dei Raptors, lo stesso non si può dire della Toronto del soccer. 

I canadesi settimi in Eastern Conference si beccano un pesante ko al “Toyota stadium” contro i texani quinti nella Western Conference.

Dopo una buona mezz’ora povera di episodi significativi, il match prende chiaramente la piega della vittoria per i padroni di casa, che al 34′ sfiorano il vantaggio con il calcio d’angolo del colombiano Mario David Barrios Puerta, per tutti solo Barrios, con pallone che perviene in qualche modo al classe 99 Brandon Ivan Servania che da fuori area sfiora il gran gol, con uno splendido interno destro a giro sul quale il portiere ospite Quentin Westberg compie un’autentica prodezza. 

Passano appena 3 minuti e sempre Barrios, uno dei più attivi, si accentra dalla sua fascia di competenza-la destra-e dopo aver vinto un rimpallo scarica un sinistro rasoterra sul quale però è ancora provvidenziale Westberg, che si rifugia in angolo.

Sembra imbattibile il portiere dei canadesi, che si ripete al 39′ – in una evidente concitata fase dell’attacco dei padroni di casa – deviando in angolo un gran destro da fuori del terzino destro brasiliano Matheus Simonete Bressaneli, per tutti solo Bressan.

E’ al 41′ che finalmente l’assedio dei texani dà i suoi frutti: ancora un’azione di sfondamento sulla destra di Barrios, il cui cross rasoterra trova la deviazione del difensore ospite Drew Moor sulla quale si avventa la punta colombiana classe 2000 Jesus Ferreira il cui tiro sporco diventa un assist per il ghanese Dominique Badji che di ginocchio infila sul filo del fuorigioco il tanto sospirato gol del vantaggio.

Il primo tempo si chiude con il solito Westberg-il migliore dei suoi a dispetto della sconfitta e delle 3 reti subite-che nega la gioia del raddoppio a Jesus Ferreira con l’ennesima prodezza.

La ripresa si apre in controtendenza rispetto al primo tempo, con la prima palla gol dei canadesi: dopo neanche 3 minuti lo spagnolo Alejandro Pozuelo Melero serve una splendida palla filtrante in area a Nick DeLeon, e questa volta è l’altro portiere a far bella figura, Jesse Luiz Gonzalez Gudina, per tutti solo Jesse Gonzalez, che sventa l’attacco con una perentoria uscita. 

Ma è solo un break degli ospiti, che al 51′ vengono di nuovo messi al loro posto: calcio d’angolo, manco a dirlo, del solito Barriose colpo di testa vincente di Bressan, sul quale Westberg tocca ma non può altro.

Il match si chiude ufficialmente al minuto 58′, con una splendida azione palla a terra dei texani, dal texano doc Paxton Jones Pomykal a Ferreira a Badji che con il destro infila nell’angolino, chiudendo le marcature con la sua doppietta personale.

Vittoria di Dallas che potrebbe essere ancora più rotonda se prima all’ora di gioco Jesus Ferreira non calciasse fuori un rigore in movimento e al 78′ sul calcio d’angolo, indovinate di chi, ebbene sì sempre di Barrios, lo svizzero Reto Pirmin Ziegler non mandasse di testa a lato di un soffio.

Chicago Fire-Real Salt Lake City 1-1: al Toyota Park di Bridgeview è solo pari tra le due contendenti.

I padroni di casa trovano il gol già al 5′ con il loro numero 10, il serbo Aleksandr Katai, a segno su calcio piazzato.

La reazione ospite si fà attendere e arriva solo al 28′, curiosamente con un altro est europeo, il croato Damir Kreilach, l’unica punta di Salt Lake City centra il palo con un colpo di testa su azione da calcio d’angolo. 

Appena 4 minuti dopo e la testa del croato è di nuovo provvidenziale, con pallone respinto di mano dal centrocampista di casa Mohammed Adams che l’arbitro Baldomero Toledo punisce con il penalty-il replay non chiarisce i dubbi; sul dischetto si presenta ancora un altro europeo, il ceco Albert Rusnak, il cui destro rasoterra spiazza il portiere di casa Kenneth Kronholm e chiude di fatto le marcature.

Nonostante la ripresa sia un assolo dei padroni di casa, il risultato infatti non cambia più, causa mire imprecise sia del polacco Przemyslaw Frankowski che del tedesco Fabian Herbers-ulteriore testimonianza dello stampo europeo del match.

Vancouver Whitecaps – Colorado Rapids 2-2: al “BC Place” di Vancouver i Whitecaps padroni di casa compiono la grande rimonta da 0-2 a 2-2 contro Colorado, ultimo in classifica nella Western Conference.

Partenza a razzo degli ospiti, il cui pressing asfissiante messe quasi subito sotto i canadesi: al 7′ il cileno Diego Rubio sradica il pallone dai piedi dell’iracheno Ali Adnan-vecchia conoscenza del nostro calcio fra Udinese e Atalanta – prima del cross dell’uruguagio Nicolas Mezquida che libera in area l’unica punta, l’africano Kei Kamara, il cui destro trova la provvidenziale deviazione in angolo del portiere Zac MacMath; è solo il preludio al gol che nasce proprio dal successivo calcio d’angolo, capitalizzato a rete da una deviazione ravvicinata dal già citato Rubio.

Il vantaggio non placa l’entusiasmo degli ospiti, che trovano il raddoppio al 20′, altra azione di sfondamento sulla fascia destra di Mezquida, il cui cross imbecca in area ancora la zucca di Kamara, il cui colpo di testa troppo schiacciato a terra diviene un assist per Andre Bava Shinyashiki-brasiliano a dispetto del nome-che può infilare comodamente a porta vuota. 

Passano appena 2 minuti e mezzo e gli ospiti sfiorano il tris: l’azione parte direttamente dal rinvio dell’esperto portiere Tim Howard, con  pallone che perviene a Kamara la cui incursione laterale produce solo un palo, prima che Mezquida a rimorchio si veda negare il tap-in vincente a botta sicura da un perentorio salvataggio sulla linea di porta.

Un salvataggio che dà il là alla rimonta dei padroni di casa.

Al 35′ la prima vera palla gol casalinga con un gran numero del sudcoreano Hwang In-beom il cui destro da fuori area meriterebbe il gol ma Howard glielo nega. 

La rimonta vera e propria inizia allo scadere del primo tempo: Rubio commette fallo su Adnan in area di rigore dei padroni di casa, l’arbitro Fotiz Bazakos assegna il penalty che viene realizzato da Fredy Montero, che con il destro spiazza Howard.

Il gol a fine primo tempo taglia le gambe ai Rapids e di contro galvanizza i canadesi, che trovano il pari definitivo al minuto 80′ con un altro calcio da fermo, magnifica punizione del peruviano Yordy Reyna che manda in visibilio tutta la Vancouver del soccer e gela di contro i sogni degli ospiti.

Un risultato più che giusto, per l’equilibrio del match e per la grande determinazione dei Whitecaps nel cercare la rimonta.

Portland Timbers-Houston Dynamo 4-0: i penultimi in classifica della Western Conference si prendono una bella soddisfazione.

Grande partita degli uomini di Giovanni Savarese-venezuelano di origini campane-che indirizzano chiaramente il match fin da subito.

Già all’11’ con Brian Fernandez che si destreggia in area di rigore e di sinistro impegna severamente il portiere Joseph Willis Willis. 

Neanche mezz’ora dopo e arriva un break che illude gli ospiti, con il destro dal limite di Marlon Hairston che colpisce il palo, complice la deviazione di Julio Cesar Cascante. 

Illusione che dura davvero poco, appena un minuto e i padroni di casa aprono la loro goleada con una bella azione: cross dalla destra dell’argentino Diego Hernàn Valeri, sponda di testa di Jeremy Ebobisse Ebobo e il sinistro al volo del costaricano Marvin Antonio Lorìa Leitòn sul quale Willis tocca ma non può far altro.

Un gol che ammazza la partita indirizzandola chiaramente nelle mani dei padroni di casa.

Che all’ora di gioco trovano il raddoppio: Valeri serve l’autore del primo gol Lorìa, steso in area dal tackle di Damarcus Beasley-vecchia conoscenza del calcio europeo, in particolare fra PSV e Manchester City-l’arbitro, l’irlandese Alan Kelly, assegna il rigore che lo stesso Valeri di destro realizza spiazzando Willis.

Sempre Valeri protagonista della ripartenza che da il là al tris, il suo cross taglia il campo in direzione dell’unica punta Brian Fernandez che di destro la mette nell’angolino.

Al 69′ Portland manca il poker con Lorìa che manca clamorosamente un tap-in vincente.

Ma al 75′ il definitivo 4-0 è servito da Ebobisse, che defilato sulla sinistra rientra sul destro e scarica un gran diagonale che non lascia scampo a Willis, gol strepitoso a suggellare la grande vittoria dei Timbers.

Columbus Crew-Sporting KC 0-1: al “Mapfre stadium” risultato bugiardo.

I padroni di casa dominano il match in lungo e in largo ma senza mai trovare la via del gol. Ospiti invece molto cinici a capitalizzare praticamente la loro unica vera occasione.

Columbus fermato nel primo tempo prima dall’imprecisione di Mullins, che si divora un gol praticamente a porta vuota, poi due volte dal portiere Timothy Melia, provvidenziale prima su Hector Jimenez poi sul ghanese Harrison Hafful-che verrà espulso nel finale-in mezzo lo stesso Jimenez conclude un sinistro di poco a lato, lo emula il portoghese Pedro Santos sul finire della prima frazione di gioco, sinistro alto di poco.

Gli ospiti chiudono il match al 3′ della ripresa, quando concludono in modo vincente praticamente la loro unica azione da gol, una prolungata azione conclusa da Gerson Fernandez che riesce ad evitare la rimessa dal fondo e a piazzarla al centro per la testa di Felipe Gutierrez  che a porta vuota non può sbagliare.

Un gol che non scuote il match di Columbus, che continua a produrre palle gol in quantità ma sempre senza la giusta determinazione.

Come al 62′ con Francisco Wellington Barbosa de Lisboa, per tutti solo Robinho-ovviamente soltanto omonimo del più celebre brasiliano-autore di una grandissima azione in solitaria che però non si concretizza anche per eccesso di egoismo, nel non servire compagni smarcati a centro area.

Dal calcio d’angolo che ne deriva il pallone perviene al costaricano David Guzman il cui destro esalta ancora il portiere di Kansas City Melia.

Nel finale i padroni di casa potrebbero anche recriminare per un fallo di mano in area dell’ungherese Botond Barath, sul quale però sorvola il direttore di gara Allen Chapman.

Autore Roberto Gentili, con la collaborazione di Salvatore Sabato.

 

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