La Sino Europe Sports e Fininvest avrebbero finalmente individuato ufficialmente le date per il closing della cessione del Milan: la prima assemblea ci sarà il 2 dicembre, la seconda il 12 o 13 come precauzione, qualora i fondi dovessero tardare

Il countdown è finito. L’era di Silvio Berlusconi si può dire completamente conclusa. Adesso è giunta l’ora dei cinesi al Milan, che si apprestano ad acquistare il club, dopo tantissimi mesi di trattative e aspetti burocratici a seguito della firma sul contratto preliminare di inizio agosto.

Il Milan diventerà ufficialmente cinese ad inizio dicembre, rispettando le date limite stabilite dal contratto preliminare. La Fininvest cederà il club rossonero alla Sino Europe Sports, azienda creata ad hoc dalla cordata di investitori, guidata da Yonghong Li e David Han Li per l’acquisto e la gestione dei fondi per l’acquisizione dello stesso. 

Si pensava che il closing potesse avvenire entro il 20 novembre, così da disputare il primo derby contro l’Inter tutto cinese, ma il ritardo per la costituzione della lista definitiva dei 4-6 investitori della cordata e altri aspetti burocratici, come il reperimento delle fonti, non ha permesso di chiudere l’operazione entro questa data. Poco male, perché le parti hanno finalmente stabilito ufficialmente il giorno del closing.

Il Milan passerà nella mani della Sino Europe Sports il 2 dicembre. In quel giorno ci sarà la firma sul contratto definitivo da parte di Berlusconi per la cessione del club ai cinesi e, di conseguenza, anche l’assemblea dei soci, che potrà finalmente nominare il nuovo consiglio di amministrazione. 

Fondamentale per il raggiungimento di questo traguardo è stato il viaggio di Marco Fassone, prossimo amministratore delegato e direttore generale di Sino Europe Sports, in Cina. Infatti, al ritorno dalla trasferta orientale, Fassone ha portato la garanzia dei 440 milioni di euro, che la cordata di investitori dovrà versare nelle casse di Fininvest, probabilmente entro la settimana del 21 novembre. 

Nel caso in cui i fondi dovessero tardare, però, le parti hanno individuato nel 12 o nel 13 dicembre la seconda data per motivi di precauzione. Messa da parte, invece, la prima idea di anticipare la costituzione del nuovo consiglio di amministrazione, che sarà quindi fatto insieme al closing.