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Milan, Genoa decisivo per Giampaolo: coppia Shevchenko-Tassotti in pole su Spalletti, Ranieri, Garçia e Allegri

Ormai siamo ad un punto di non ritorno. Il Genoa potrebbe essere veramente l’ultima spiaggia di Marco Giampaolo sulla panchina del Milan, è l’ultima possibilità per cercare quei 3 punti che potrebbero essere fondamentali quantomeno per ridare fiducia ad un ambiente abbastanza deluso da questo avvio shock di stagione. 

Paolo Maldini ieri ha ribadito la fiducia all’ex mister della Sampdoria ma non ha nascosto la delusione relativa ai 6 punti nelle prime 6 giornate, dovuti a 2 vittorie e 4 sconfitte. L’andamento del Milan è abbastanza preoccupante: la squadra rossonera in campionato nell’era dei 3 punti  con 20 squadre non era mai partita così male.

 La sfida con il Genoa è diventata una partita da dentro o fuori per Giampaolo e di certo un ennesimo passo falso potrebbe portare ad un deciso cambio dell’allenatore, il quale potrebbe essere favorito anche dalla sosta per le nazionali. I problemi ci sono e sono abbastanza evidenti, la squadra rossonera non può più sbagliare.

La trasferta in terra ligure rappresenta una trappola in tutti i sensi. Se i rossoneri non stanno andando bene, dall’altra parte anche la squadra allenata da Aurelio Andreazzoli non se la passa benissimo. Infatti, i rossoblu nelle prime 6 giornate hanno conquistato soltanto 5 punti (unica vittoria contro la Fiorentina di Montella alla 1° giornata).

Nel frattempo, la società vuole cautelarsi in caso di ennesimo flop e iniziano a circolari i primi nomi in sostituzione di Marco Giampaolo. Al momento la coppia Shevchenko-Tassotti sembra essere in vantaggio sugli altri nomi, tra i quali ci sono Luciano Spalletti, Claudio Ranieri, Rudi Garçia e Massimiliano Allegri. 

La coppia Shevchenko-Tassotti porterebbe ad un ennesimo senso di milanismo in panchina. Inoltre, guardando i numeri della nazionale Ucraina i dati sono abbastanza incoraggianti: insieme hanno collezionato 15 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. 

Luciano Spalletti sarebbe l’allenatore che secondo molti manca al Milan da tempo, uno abituato a gestire le pressioni e a lottare per i primi posti della classifica. Il suo ingaggio sembra abbastanza complicato, complice l’alto stipendio di 8 milioni lordi che percepisce essendo ancora sotto contratto con l’Inter (fuori dai parametri di Elliott).

Claudio Ranieri è un nome che soddisferebbe tutti: allenatore esperto e capace di gestire le pressioni, molto bravo a sistemare le squadre in corsa. Nel 2006/07 portò il Parma a conquistare una sorprendente salvezza, mentre nel 2009/10 subentrò a Spalletti e sfiorò lo scudetto andato poi all’Inter di Mourinho nell’anno del triplete. 

Rudi Garçia è invece conosciuto da Ricky  Massara e potrebbe anche essere lui un profilo ideale. Inoltre, è anche un allenatore capace di far giocare bene le sua squadre, sa lavorare con i giovani e propone un’idea di calcio molto offensiva. 

Il nome più complicato è quello di Massimiliano Allegri. Per lui si tratterebbe di un ritorno, ma l’ingaggio elevato di 7 milioni netti (14 lordi) percepito dalla Juventus appare un ostacolo difficile da superare per un Milan che come tetto ingaggi prevede massimo 2 milioni di euro per l’allenatore.