Mentre si discute sulle motivazioni dell’esonero di Montella, e si pensa a dare il benvenuto in prima a squadra a Gattuso, andiamo ad ipotizzare come potrà scendere in campo il Milan.
Nelle ultime due esperienze come allenatore, sulla panchina del Pisa e su quella della primavera del Milan, l’ex centrocampista dei rossoneri e della nazionale italiana ha adottato due moduli diversi fra di loro, ma con principi di gioco simili: il 4-3-3 e il 3-4-3.
Gennaro Gattuso ha iniziato la carriera di allenatore sulla panchina del Palermo il 19 giugno 2013 rispondendo alla chiamata di Maurizio Zamparini ma la sua avventura siciliana (come quella di molti allenatori passati da Palermo) terminò dopo sette giornate e un discreto bottino: due vittorie, un pareggio e tre sconfitte, di conseguenza difficile basarsi su questa esperienza di Ringhio.
Nelle ultime uscite del Milan, tuttavia, la squadra di Montella aveva sistemato qualcosa a livello difensivo, rischiava di meno, ed ha avuto più problemi a creare che a subire, così è presumibile il fatto che Gattuso continuerà sulla linea della difesa a 3, con il deludente Bonucci a guidare la retroguardia, affiancato da Romagnoli e Musacchio.
In linea a centrocampo, dalla sinistra, dovrebbero vedersi ancora Rodriguez, Kessié e sulla destra un ballottaggio fra Abate e Calabria, mentre Biglia dovrà giocarsi il posto con Montolivo e Locatelli. In attacco potrebbero rischiare il posto sia Silva che Kalinic, con Cutrone pronto ad incarnare tutte le doti che Gattuso cerca per il proprio attaccante, con Suso sulla destra e Calhanoglu sulla sinistra. Attenzione alle esclusioni eccellenti, come quella di Calhanoglu.
Non cambierà molto la squadra se invece Gattuso dovesse scegliere il 4-3-3, un centrale in meno (rischia Musacchio), Rodriguez arretrato in difesa, a questo punto uno fra Bonaventura e Calhanoglu a giocare da mezzala offensiva, e ancora una volta Cutrone o Suso titolari.
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