Milan, Berlusconi accetta presidenza onoraria: sarà nel nuovo CdA con i Li, Bo, Fassone, Cappelli e Patuano

Un solo club, un solo nome. Silvio Berlusconi e il Milan, un binomio che resiste da oltre vent’anni e che potrebbe andare avanti ancora, anche se con qualche piccolo cambiamento. Secondo quanto riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Li Yonghong avrebbe proposto un nuovo incarico a Berlusconi.

L’ex premier occuperebbe il ruolo di presidente onorario del Milan, con Li Yonghong vice presidente esecutivo, Marco Fassone nel ruolo di amministratore delegato e Massimiliano Mirabelli in quello di direttore sportivo.

Il consiglio di amministrazione del nuovo Milan dovrebbe poi essere composto dal signor Li e due suoi uomini di fiducia, cioè Han Li e Lu Bo (proprietario della Haixia), insieme a tre italiani, che saranno lo stesso Fassone, Roberto Cappelli  e Marco Patuano.

La proposta di diventare presidente onorario del Milan era stata fatta fin dall’inizio della trattativa da Li Yonghong. Inizialmente, però, Berlusconi avrebbe chiesto di avere un ruolo decisionale attivo in merito al mercato. Richieste, però, rispedite al mittente da parte del signor Li.

Silvio Berlusconi.

Tutto però fa pensare che l’ex premier accetterà il ruolo, anche perché la cosa andrebbe a beneficio di entrambe le parti. Da un lato, infatti, la proprietà cinese sfrutterebbe il nome del Cavaliere per dare un senso di continuità tra i supporter della squadra, sia in Italia che all’estero.

Berlusconi, dal canto suo, continuerebbe a seguire l’evoluzione e la crescita della sua creatura, anche se manterrebbe un ruolo meno attivo, rispetto al passato. Un po’ come capito con l’Inter, quando Moratti vendette la squadra a Erik Thoir, mantenendo il ruolo di presidente onorario.

L’ex premier, secondo sempre quanto dice La Gazzetta dello Sport, accetterà la proposta del signore Li, anche se, inizialmente stava pensando anche di rifiutare. Si vede che l’amore per i colori rossoneri è più importante di qualsiasi cosa, al punto da ricoprire solo un ruolo di faccia, pur di rimanerci.