Una delle cose che siamo stati abituati a conoscere del bizzarro quanto-volente o nolente-eccentrico personaggio di José Mourinho è che di certo il portoghese non è uno che la tocca piano.

Abituato, da sempre, a dire quello che pensa, senza remore, freni, falsi moralismi, tanto da guadagnarsi, da parte della tifoseria dell’Inter che tanto lo ha amato, l’appellativo di “Uomo vero in un calcio finto”-citazione di uno striscione comparso a San Siro durante il periodo nerazzurro del tecnico portoghese.

L’attuale tecnico del Manchester United ha recentemente dimostrato di non aver perso questo suo piglio dialettico. Giorni fa il portoghese ha rilasciato  una dichiarazione che fa discutere non poco, prendendo ‘di mira’, per così dire, alcune delle squadre che ha allenato nella sua laboriosa carriera.

“Ho sempre allenato squadre con problemi”, queste, in sintesi, le parole del portoghese, che poi ci ha messo il carico aggiungendo alcuni dettagli per giustificare la sua quasi sentenziosa affermazione “Sono pessimo a scegliere le squadre dove andare ad allenare. Prendete Inter, Real Madrid e Manchester United-3 delle ultime 4 squadre allenate in carriera dall’attuale tecnico dei  Red Devils, Chelsea escluso, ndT-squadre che volevano vincere ma che erano obiettivamente  lontane anni luce dal poterlo fare.”

Confermando la sua scarsa tendenza a mordersi la lingua, a beneficio di un certo  mordente nei concetti espressi, il  portoghese ha poi parlato di un giocatore specifico da lui allenato, “Prendete Sergio Ramos, oggi alza Champions a  ripetizione con il Real, quando arrivai io non aveva mai giocato  neppure un quarto di finale”.

Come anticipato, Mou ne ha anche per la sua attuale squadra, “A parte pochi superstiti dell’Era Ferguson, anche allo United ho trovato giocatori che non sapevano cosa volesse dire vincere”. Non  c’è dubbio che il portoghese abbia finora fatto un gran lavoro ai Red Devils, centrando già alla sua prima stagione con i mancuniani una sorta di ‘mini-triplete’, con le vittorie in Community Shield-la Supercoppa inglese-English Football Cup-La Coppa di Lega Inglese-e, dulcis in fundo, la prima UEFA Europa League nella storia del club-che non aveva mai trionfato neppure  ai tempi della vecchia Coppa UEFA né prima ancora in Coppa delle Fiere, e che non trionfava a livello internazionale dal 2008,  con le vittorie della UEFA Champions League e del Mondiale per club.

Il portoghese ha concluso la sua invettiva con un pensiero decisamente più sano rispetto ai precedenti, “Spero di aver contribuito a creare una bella immagine degli allenatori portoghesi nel mondo, come Guardiola  per quelli spagnoli o Sacchi per quelli italiani”.