Le sue prime apparizioni sulla panchina della Nazionale sono state convincenti, ma solo dal punto di vista dei risultati. Giampiero Ventura sa bene che per stupire anche sotto il profilo del gioco ha bisogno di tempo. E di certo non è aiutato dalla pochezza tecnica che attanaglia il calcio italiano rispetto a quanto accadeva qualche anno fa.
L’ex allenatore del Torino, ai microfoni di calciomercato.it, ha affrontato vari temi che riguardano il suo arrivo in azzurro. Come la prima notte a Coverciano, in cui il diretto interessato ha capito di essere di fronte a un’occasione gratificante e stimolante, pur trovandosi in un momento storico difficile e approntato alla ricostruzione calcistica.
Per quanto riguarda la qualificazione ai prossimi Mondiali, Ventura ha parlato di alcuni profili che potrebbero fare al caso dell’Italia. Da un lato, nonostante la stima manifestata nei confronti di Manuel Locatelli, il ct ha sottolineato che farlo giocare adesso con il rischio che sbagli due partite e perderlo per dieci anni sarebbe un peccato mortale.
Molta fiducia, invece, su Claudio Marchisio, indicato come un centrocampista necessario alla Nazionale e adattabile senza problemi al 4-2-4, il vero modulo a cui Ventura si affiderà a stretto giro di posta, specie per l’abbondanza di esterni. Qualche speranza di poter fare affidamento in futuro sul Papu Gomez, ormai definitivamente maturato con l’Atalanta.
Su Zaza e Balotelli, al contrario, l’allenatore non ha voluto sbilanciarsi troppo, augurandosi un loro pronto ritorno ai massimi livelli ma facendo intuire che almeno per il momento non ci sono chance di vederli in azzurro.
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