Si raccolgono i pezzi di un’Italia che non va, e non andava già da mesi, nel post Svezia, l’apocalisse del calcio italiano. Storicamente, di solito, quando le cose vanno così male, l’unico aspetto positivo è che si ha il tempo di analizzare, di cambiare e di ricominciare.
Questo è quello che si augura tutta l’Italia calcistica, e di cui si discuterà nelle prossime ore anche in federazione.
Di sicuro la prima testa a saltare sarà quella di Giampiero Ventura, che alla fine si è rilevato inadatto al ruolo soprattutto per la mancanza di esperienza ad alti livelli nazionali ed internazionali. I nomi a disposizione per il futuro della panchina azzurra al momento non sono molti, ma su tutti di sicuro spicca Carlo Ancelotti, esonerato qualche mese fa del Bayern Monaco.
Di sicuro lo stipendio medio di Ancelotti è di gran lunga superiore al budget che mediamente la federazione mette a disposizione per il ct azzurro, ma si dovrà lavorare per raggiungere un accordo e soprattutto costruire un progetto insieme all’allenatore ex Milan e Real Madrid.
Le alternative di livello sembrano tutte impegnate: Allegri sicuramente siederà sulla panca della Juventus almeno fino a Giugno, stessa cosa per Mancini impegnato in Russia, e le idee Di Biagio e Grosso non sembrano all’altezza almeno per il momento.
Scelto il CT, si dovrà rifare una squadra, che in una sola sera ha perso Buffon, Barzagli e De Rossi, e non è ancora sicura della permanenza di Chiellini. Tre colonne portanti che dalla porta, alla difesa, per finire al centrocampo, davano personalità ed esperienza. Delle assenze che di sicuro preoccuperanno, ma mai quanto la mancanza di fantasia negli ultimi metri. Quello che è mancato a questa squadra di sicuro è il fantasista: dall’addio di Totti in poi, nessuno è riuscito a prendere la 10 azzurra, e trascinare la squadra. Non sembra esserci all’orizzonte un erede naturale della bandiera romanista, o di Del Piero, ma la prossima nazionale italiana non potrà fare a meno dei due giocatori più tecnici che ci sono: Insigne e Verratti.
Quasi sempre snobbati dall’Italia di Ventura, il primo compito del nuovo Ct sarà quello di mettere al centro della squadra i due talenti ex Pescara, e poi ringiovanire la rosa, mettendo mano al materiale umano della Serie A, senza rifugiarsi in soluzioni comode, senza guardare al passato.
Comincerà da qui la rivoluzione della nuova Italia? Lo scopriremo dai prossimi mesi, dalle prime amichevoli, dalle prime convocazioni, e anche dalle prime parole degli sconfitti.
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