“Giampiero Ventura non è più il commissario tecnico della Nazionale italiana”.Questa la decisione del vertice federale. Partono i casting per i nuovi allenatori: dal sogno Ancelotti, la suggestione di uno tra Mancini, Allegri, il ritorno di Conte, e le alternative Montella, Delio Rossi e Ranieri. L’Italia riparte da 0.
La notizia, nell’aria dalle ore 22:41 di lunedì sera, quest’oggi ha avuto conferma definitiva: Giampiero Ventura non è più il tecnico della Nazionale azzurra.L’allenatore ex Torino ha voluto aspettare la decisione del vertice federale prima di dire definitivamente addio alla guida tecnica dell’Italia. Niente onorevoli dimissioni per lui quindi, idem per Tavecchio. Quest’ultimo, però, resterà al suo posto nello scetticismo generale. Con o senza Tavecchio, l’Italia ora ha un solo obbiettivo: ripartire da 0.Via, allora, al casting per il nuovo tecnico.
Il sogno ha un solo nome, ed è quello di Carlo Ancelotti. Poche parole, allenatore che lascia parlare il suo curriculum: Milan, Real Madrid e Bayern Monaco (solo per citare alcune delle grandi squadre che ha allenato). Un sogno, questo qui, destinato a restare tale. L’allenatore, infatti, sembrerebbe tentato dal provare un’altra esperienza estera. Ecco che allora nascono le suggestioni Mancini e Allegri oltre che un ritorno di Antonio Conte. Quest’ultimo in cattivi rapporti con l’attuale società, i primi due, invece, potrebbero farsi colpire dal fascino della Nazionale e pensarci seriamente in caso di chiamata. Resta, però, in ogni caso la difficoltà di ingaggiare allenatori già impegnati e con stipendi molto onerosi. Ragion per cui Tavecchio dovrà cercare di guardare oltre, ed ecco elaborate 3 alternative: Vincenzo Montella, Claudio Ranieri e Delio Rossi.
(foto di calciomercato.com)
L’attuale tecnico del Milan è tutt’altro che sicuro di restare in rossonero visti gli scarsi risultati ottenuti fino ad ora. Nel caso in cui la sua squadra non dovesse raggiungere l’obbiettivo Champions, l’allenatore potrebbe essere esonerato. Se questo dovesse accadere, Montella sarebbe libero di ascoltare qualsiasi proposta, e tra queste ci sarebbe anche quella della federazione azzurra, pronta a offirgli la panchina.
Situazione non troppo diversa per Claudio Ranieri.L’allenatore che ha fatto la storia del Leicester incarna sì perfettamente lo spirito richiesto per guidare la Nazionale, essendo pacato, giudizioso e con tanta esperienza, ma così come Montella anche lui è sotto contratto. Il tecnico ha firmato con i francesi del Nantes fino al 2019, e le buone prestazioni messe in mostra finora farebbero pensare a tutto tranne che ad un possibile esonero.
Diverso, invece, è il resoconto per quanto riguarda Delio Rossi. L’allenatore, dopo esser stato esonerato dal Bologna nel 2015, ha vissuto 2 anni di fermo, prima di rimettersi in carreggiata quest’anno ripartendo dal campionato bulgaro, firmando un contratto biennale più opzione per un terzo con il Levski Sofia. Il tecnico però ha dei trascorsi in Italia fatti più di bassi che alti. Doveroso ricordare la vittoria della Coppa Italia nel 2009 con la Lazio, ma impossibile dimenticare i diversi esoneri e l’aggressione fisica ad Adem Ljajić durante Fiorentina Novara.
Soluzione panchina azzurra, quest’ultima, che farebbe tutt’altro che mettere d’accordo i tifosi e creare una base per poter ripartire insieme.L’Italia, la FIGC e il CONI sono nelle condizioni di non poter più sbagliare.
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