Tutto facile per l’Inter che a San Siro si sbarazza per 6-0 di un inerme Brescia e consolida la 3° posizione a quota 64 punti, nel match valido per la 29° giornata di Serie A. A segno Young, Sanchez e D’Ambrosio nel primo tempo. Gagliardini, Eriksen e Candreva nella ripresa. Match senza storia che ha visto una sola squadra in campo. Notte fonda per la squadra di Diego Lopez, ormai condannata alla retrocessione.
Dopo 2 vittorie sofferte con Sampdoria e Parma e un pari deludente e dai molti rimpianti col Sassuolo, arriva la prima vittoria tranquilla dell’Inter in campionato dopo la ripresa, seppur contro un avversario ai limiti dell’arrendevole e che non ha opposto nessuna resistenza agli uomini di Conte. Partita che ha poco da raccontare e che ha visto un netto predominio territoriale dei nerazzurri dall’inizio alla fine.
Brescia non pervenuto, a parte per una potenziale chance a inizio partita capitata sui piedi di Donnarumma che però è impreciso davanti ad Handanovic. Dopo lo scampato pericolo, l’Inter vince soprattutto sulle fasce con Young e Moses mai contenuti dalla retroguardia delle rondinelle. Apre le danze proprio l’esterno inglese con un bel destro coordinato, raddoppia su rigore Sanchez e un colpo di testa di D’Ambrosio sigilla il 3-0 della prima frazione. Ripresa altrettanto senza storia (il solo Torregrossa prova a impensierire Handanovic), in cui c’è gioia per Gagliardini (tap in di testa), Eriksen (deviazione a porta sguarnita) e il 6-0 finale firmato Candreva con un buon sinistro. Una discreta Inter, la cui prestazione non può certo entusiasmare per la pochezza dell’avversario, ma che almeno si regala per sè e pei i suoi tifosi una serata senza nessuna patema.
TOP INTER
SANCHEZ 7: la quasi nulllità del Brescia ha aiutato molto la prestazione complessiva dei nerazzurri, ma va dato merito al cileno di essere stato il più vispo in attacco dei suoi. 1 gol e 2 assist per i compagni, in mezzo molt buone giocate e impegno. Di sicuro meglio del collega di reparto Martinez.
YOUNG 6.5: apre le danze con la marcatura dell’1-0 con un bel destro, poi serve l’assist a D’Ambrosio. Assieme a Moses a destra, è la chiave tattica principale del dominio interista sugli esterni. Partita prettamente spinta in avanti, visto che difensivamente non viene mai impegnato.
MOSES 6.5: partita speculare al collega della fascia opposta e anche più intraprendente. Va detto che non trova mai nessun tipo di ostacolo alle sue scorribande sulla destra, ma è comunue un fattore. Provoca il rigore del 2-0 ed è dligente e volenteroso nello spingere sulla fascia di competenza. Compito ben eseguito.
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