“Il bambino prodigio ” – così venne definito Santon da Mourinho-, colui che seppe annullare Cristiano Ronaldo, si ritrova oggi con la seria possibilità che l’Inter non gli rinnovi il contratto, in scadenza giugno 2018.
Un’altra ondata di vento gira attorno a Davide Santon, il classe ’91, che ha da poco recuperato dall’infortunio, potrebbe vedere il suo contratto con l’inter – in scadenza giugno 2018 -, non rinnovarsi. I diversi acciacchi fisici sono stati il motivo principale dell’involuzione di questo promettentissimo calciatore, inserito nel 2009 tra i dieci giovani più promettenti del panorama europeo dal sito uefa.com. Tante le soddisfazioni che il calciatore riuscì a togliersi in quella fortunata annata: esordio tra i professionisti giocando titolare come terzino sinistro in Inter-Roma di Coppa Italia, debutto in Serie A il 25 gennaio contro la Sampdoria e, dopo meno di un mese, gioca da titolare il suo primo match europeo, contro il Manchester United di Cristiano Ronaldo. Il tutto concluso da una convocazione in Nazionale maggiore. La strada, per il terzino nerazzurro, inizia, però, a farsi in salita nella stagione successiva: lesione al menisco del ginocchio destro. Da lì una carriera fatta di più bassi che alti. Trovato poco spazio in nerazzurro, Davide si trasferisce a Cesena, nell’ambito dell’operazione che porta Yuto Nagatomo in nerazzurro, non riuscendo però a convincere. Dopo essere tornato in nerazzurro per il precampionato, passa al Newcastle a titolo definitivo. 94 partite, 1 gol segnato e stagione più che positiva, tale da convincere Mancini, nuovamente tecnico dell’Inter, a riprendersi il ragazzo. Nel 2015, quindi, Santon torna nella sua Inter, sì, con una maggiora maturità, ma pur sempre con una condizione fisica per nulla ottimale. Per l’ennesima volta il ragazzo trova diversi ostacoli sul suo cammino per un posto da titolare e, vittima di diversi infortuni, non convince la dirigenza interista che, nell’estate del 2016, lo mette sul mercato, ma il ragazzo non riesce a superare per ben tre volte le visite mediche con Napoli, Sunderland e West Ham. Rimasto all’Inter, il giovane terzino non riesce a trovare costanza né con De Boer né con Pioli, gioca, però, da titolare, l’ultima gara della scorsa stagione con mister Stefano Vecchi.
A Spalletti l’arduo compito, oggi, di rilanciare il ragazzo e spingere la società a rinnovargli il contratto. La concorrenza c’è, con Dalbert e Nagatomo avanti nelle gerarchie del tecnico di Certaldo. L’ostacolo per ottenere la titolarità non sembra essere insormontabile, dato che i due terzini nerazzurrri, il brasiliano e il giapponese, non stanno entusiasmando né l’allenatore né i tifosi. La palla passa al ragazzo e a Spalletti, pronto a rimettere il ragazzo in campo.
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