Vincere un derby all’ultimo minuto è il sogno di ogni tifoso. I tifosi dell’Inter ieri hanno potuto vivere questa emozione grazie a Icardi, che al minuto 92 ha incornato un cross di Vecino e ha depositato in rete il più bello degli 1-0. C’è chi sostiene che il vantaggio nerazzurro sia il frutto degli errori individuali (Abate, Romagnoli e Donnarumma), chi invece è convinto che la vittoria dell’Inter sia il giusto premio ad una squadra che ha lottato per 90 minuti.
Come sempre la verità sta nel mezzo: l’Inter ha attaccato gli spazi per 90 minuti e ha dimostrato di volere la vittoria più del Milan, ha creato alcune palle gol (nessuna clamorosa, escluso il palo di De Vrij) e ha impedito all’attacco rossonero di rendersi pericoloso. Skriniar e De Vrij mostruosi, Vecino e Brozovic encomiabili, Borja Valero da applausi. Sì, proprio lui, Borja Valero.
Facile esaltare un fenomeno come Icardi, più difficile capire quali possono essere le doti morali di un calciatore come Borja Valero (33 anni) che al minuto 30 entra al posto di un certo Radja Nainggolan in un derby fondamentale come quello di ieri sera.
L’ex calciatore della Fiorentina è entrato subito in partita, ha dato geometria e ordine al centrocampo nerazzurro trasmettendo una sicurezza d’altri tempi. Lo stesso Candreva è entrato per pochi minuti e ha dato il suo apporto dando il via all’azione che ha portato al gol di Icardi.
La forza di questa Inter è questa. Non soltanto campioni con un talento assoluto, ma gregari efficaci e un cuore unico che batte all’unisono. Ogni giocatore che entra in campo lotta senza paura e cerca di portare a termine le consegne di Spalletti. A suggello di tutto ciò ci sono le esultanze: mai gruppetti o urla di circostanza, solo abbracci sinceri e la consapevolezza di essere una grande squadra…
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