In terra d’Oriente, la Ferrari ha un sussulto di orgoglio all’altezza del suo nome al termine delle prove del Gp del Giappone scalfendo d’un pizzico lo stato depressivo in cui è piombata in questo 2016 davvero sconfortante per la casa di Maranello. È questa la notizia scaturita al termine delle prove del Gp del Giappone, che hanno offerto la solita parata-show delle Mercedes e della contesa iridata tra i suoi due alfieri, Nico Rosberg e Lewis Hamilton. La Rossa, però, è finalmente riuscita ad emergere dalle secche dell’anonimato riuscendo a piazzare il suo muso davanti a quello delle Red Bull e andando, anzi, ad insidiare le frecce d’argento.
Uno schizzo di insperata vitalità su una pista molto tecnica e veloce come quella di Suzuka. E ancora una volta è stato Kimi Raikkonen ad avere l’onore di essere il primo tra i ferraristi in quanto Sebastian Vettel è ormai diventato la seconda guida di fatto a Maranello. Anche oggi il finlandese si è infatti dimostrato più efficace del tedesco precedendolo sulla griglia di partenza per marcare il territorio di un’utopica seconda fila timbrata Ferrari, a causa della penalità scontata da Vettel che lo ha fatto retrocedere di tre posizioni. La Mercedes, come previsto, continua ad essere di un altro pianeta e costituisce la pietra di paragone per tutti. Nessuno è in grado di impensierirla con qualsiasi tipo di gomma e in qualunque condizione della pista, asciutta o bagnata che sia.
In questo contesto di superiorità assoluta Hamilton non è riuscito, stavolta, a far valere la sua innata rapidità sul giro secco, ideale per la conquista della pole position. Una situazione derivante dal particolare stato di grazia di Rosberg, giunto a pieno titolo al picco della sicurezza e fiducia nei propri mezzi sulla base dei risultati ottenuti nelle ultime gare, supportato da una grande solidità mentale. La pole di stamattina ha rafforzato ulteriormente la sua condizione di forza e domani si troverà in uno stato d’animo e psicologico ideale per proseguire la cavalcata di avvicinamento al primo Mondiale, che sta conquistando meritatamente sul campo. Per Lewis, invece, si prospetta una gara in salita contro un compagno di squadra molto in palla e lanciato verso l’iride.
Adesso è lui a dover mostrare i muscoli, cosa che comunque non ha mai disdegnato in passato. Ma ciò potrebbe anche non bastare questa volta. La sfida Rosberg-Hamilton e quella tra una pimpante Ferrari e la Red Bull accrescono l’interesse per il Gp del Giappone, che gli appassionati potranno seguire in diretta anche sulle reti della Rai (partenza alle ore 7) oltre che su Sky. Le caratteristiche del tracciato giapponese hanno sicuramente giocato a favore del Cavallino che, viceversa, su un circuito “kartistico” tutto accelerazioni e frenate avrebbe sofferto molto l’ottimo pacchetto di aerodinamica e telaio in dotazione alla Red Bull, dove Verstappen ha preceduto d’un soffio Ricciardo, vincitore dello scorso Gp in Malesia. Da sottolineare l’ottima prestazione dell’esordiente Haas, per la prima volta approdata in Q3 e capace, con Grosjean, di mettersi dietro la Force India di Hulkenberg.
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