L’Italia passeggia 3-0 in Grecia nella 3° giornata del Gruppo J di qualificazione agli Europei 2020 grazie alle prestazioni incredibili di Barella e Insigne, troppo discontinuo Chiesa, mentre i peggiori in campo sono Manolas, Sokratis e Samaris
Ebbene, sì. Ora si può dirlo. La nuova Italia di Roberto Mancini vince e convince. Non solo segna tanto e non subisce, ma gioca un gran calcio e padroneggia gli avversari. Dopo le prime meravigliose prestazioni contro Finlandia e Liechtenstein, gli azzurri si sono confermati battendo 3-0 la Grecia ad Atene.
E’ stata una partita senza storia, un dominio assoluto dell’Italia, che ha palleggiato a centrocampo e ha fatto ciò che ha voluto anche in attacco. Sono stati tre i gol, ma potevano essere anche di più. Ora la qualificazione agli Europei, in programma nell’estate del 2020, è davvero ad un passo, ma molto dipenderà dalla partita di martedì contro la Bosnia.
Il tabellino di Grecia-Italia 0-3:
Grecia (3-5-2): Barkas; Siovas, Manolas, Sokratis; Samaris, Zeca, Kourbelis (1′ st Siopis), Fortounis, Stafylidis; Masouras (32′ st Bakasetas), Kolovos (1′ st Mavrias). A disp.: Vlachodimos, Paschalakis, Kotsiras, Durmishaj, Koulouris, Pelkas, Bakasetas, Valerianos, Mantalos, Koutris. All.: Anastasiadis
Italia (4-3-3): Sirigu; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson (23′ st De Sciglio): Barella, Jorginho, Verratti (35′ st Pellegrini); Chiesa, Belotti (39′ st Bernardeschi), Insigne. A disp.: Cragno, Gollini, Mancini, Kean, Romagnoli, Sensi, Pavoletti, Quagliarella, Cristante. All.: Mancini
Arbitro: Taylor (Inghilterra)
Marcatori: 23′ Barella, 30′ Insigne, 33′ Bonucci
Ammoniti: Samaris, Masouras (G) Verratti (I)
I voti di Grecia-Italia 0-3:
MIGLIORI:
Barella 7,5: dopo anni di difficoltà, finalmente il centrocampo della nazionale ha il suo nuovo punto dal quale ripartire. Non sarà mai Daniele De Rossi o Andrea Pirlo, ma è l’unico ad unire qualità, quantità, carattere, personalità e senso del gol.
Insigne 7: non è stata una stagione facile per lui, partito benissimo, per poi spegnersi clamorosamente in questa prima metà dell’anno. Ma i primi segni di risveglio si erano visti nell’ultimo mese di campionato e sono sfociati in una prestazione a dir poco sopraffina, una risposta di classe alle critiche e una conferma della bontà della scelta di Mancini.
Barkas 6: non può nulla sui gol subiti, ma se il passivo non è più ampio è solo merito suo, che ci mette una pezza più volte nel secondo tempo contenendo il risultato.
PEGGIORI:
Chiesa 5: dovrebbe essere il nuovo fulcro della nuova nazionale azzurra e invece si perde troppo tra dribbling, corse, sgroppate senza senso e gol divorati. Si spera che possa riprendersi per gli Europei Under 21.
Manolas-Sokratis 4,5: dovrebbero essere i punti di forza di una nazionale forte in difesa e non certo indimenticabile in attacco e invece si trasformano in due fantasmi. Il primo si fa saltare troppo facilmente da Andrea Belotti e non contiene Insigne. Il secondo perde Leonardo Bonucci e arriva sempre in ritardo sugli avversri.
Samaris 4: Non ne azzecca nemmeno una! Dalle sue parti gli avversari hanno vita facile. A tratti imbarazzante.
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