Il presidente FIGC: “Validazione protocollo passo importante per la ripresa. Grazie alla commissione medico scientifica della FIGC”
Lavori in corso per far ripartire la Serie A. Una ripartenza avviata dal via libera del Comitato tecnico scientifico del Governo al nuovo protocollo. Protocollo che autorizza le squadre a disputare gli allenamenti individuali, oltre a sollevarle dall’obbligo di quarantena obbligatoria nell’eventualità di una positività.
Intanto, il 28 maggio ci sarà un incontro tra il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, lo stesso Gravina, e Paolo Del Piano, presidente Lega Serie A, volto a prendere una decisione definitiva.
SODDISFAZIONE – Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, esprime tutta la propria gioia:
“La validazione del protocollo sugli allenamenti collettivi è un passo determinante nel percorso di ripartenza del calcio in Italia”, le parole del numero della Federcalcio che ha poi aggiunto: “Ho espresso al ministro per lo Sport Spadafora e a quello della Salute Speranza la mia soddisfazione e quella della Figc per la disponibilità al confronto e la fattiva collaborazione che hanno portato al raggiungimento di questo importante risultato”.
Gravina ha poi ribadito: “L’impianto scientifico del protocollo ha come scopo la tutela della salute di tutti gli addetti ai lavori per consentire, almeno al calcio di professionistico, di ripartire in sicurezza”. La Commissione medico scientifica della Figc, che Gravina ha espressamente ringraziato, è comunque “già a lavoro per stilare il protocollo sanitario anche per l’auspicabile fase di ripresa dell’attività agonistica“
NOVITÀ – Nel nuovo protocollo vi sono diverse modifiche. Quelle principali riguardano le indicazione nel caso in cui un membro de “Gruppo Squadra” risulti positivo dopo la ripresa degli allenamenti collettvi. In tal caso, il soggetto colpito sarà immediatamente sottoposto all’isolamento. Per tutta la squadra, inoltre, ci sarà lo spostamento fiduciario.
Ogni 48 ore, e per almeno 2 settimane, verranno effettuati i tamponi. Ça va sans dire che squadra, staff e tutti coloro che entreranno in contatto con il soggetto in questione, non potranno avere rapporti con l’esterno, mentre sarà loro consentito lo svolgimento dell’allenamento. Ultimo punto da chiarire è, infine, la distanza minima tra i giocatori. Al momento si sta pensando di optare per una restrizione solamente per allenatori e staff tecnico. Se così sarà, gli atleti, paradossalmente, potranno avere contatti più ravvicinati.
, sembra essere più vicina. È quanto affermato da Gabriele Gravina. Il Presidente della FIGC,
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