Sono tempi durissimi in casa Fiorentina.

Sono giorni in cui si decide il futuro della Viola. Un futuro che, scenario choc, potrebbe essere lontano dalla Serie A, e forse, addirittura, in qualche modo anche ‘non italiano’.

Domenica 26 Maggio la formazione di Vincenzo Montella si gioca la permanenza nel massimo campionato nel vero e proprio spareggio salvezza contro il Genoa-chi perde va in B, un pareggio favorirebbe i viola. 

Ma non solo: al contempo si aprono possibili scenari che porterebbero alla vendita della società.

Il co-proprietario Diego Della Valle è volato nei giorni scorsi a New York, cogliendo l’occasione dell’inaugurazione di un nuovo store di abbigliamento “Tod’s” per riallacciare i contatti e provare a vendere la società. 

Sono da tempo in auge rapporti fra la società toscana e la banca Morgan Stanley, che fungerebbe da mediatore in cerca di possibili acquirenti.

Due le ipotesi più accreditate: una dagli stessi USA, l’altra dal Qatar. 

La prima pista è quella che porta a Rocco Commisso, italo-americano -nativo di Marina di Gioiosa Ionica, della città metropolitana di Reggio Calabria- grosso imprenditore nel settore televisivo, fondatore di Mediacom, la quinta azienda fornitrice di tv via cavo negli States, e anche presidente di una squadra di calcio, i famosi New York Cosmos-per la cronaca, la squadra dove militò a fine carriera un certo Pelé…

Commisso ha già avuto contatti con il mondo del calcio italiano, lo scorso anno cercò di strappare addirittura il Milan a Yonghong Li, prima di provarci proprio con la Viola, offrendo 175 milioni di €-ma i Della Valle ne vogliono almeno 300. 

A New York ci sarebbe quindi stato un incontro fra Commisso e Della Valle.

L’altra possibilità, quella qatariota, conduce al fondo di cui è proprietario Nasser Al Khelaifi, notoriamente già proprietario del Paris Saint-Germain, fondo che sarebbe interessato anche all’acquisizione della Roma.

Scenari di svolta radicale per un club che però deve prima pensare a sistemare i suoi guai interni, e soprattutto a salvarsi.