Settimana all’insegna dei motori a Madonna di Campiglio. Ferrari e Ducati stanno tingendo di rosso la località sciistica trentina che ospita il Wrooom, il tradizionale incontro di gennaio che inaugura la stagione a due e quattro ruote delle case motoristiche di Borgo Panigale e Maranello. Dopo l’apertura dedicata alle moto, condita dalle dichiarazioni sul suo futuro di Valentino Rossi, è il turno delle Ferrari. Nei giorni scorsi ha parlato il team principal della scuderia del cavallino rampante, Stefano Domenicali che ha prospettato un 2012 di riscatto per la monoposto italiana.
Microfoni aperti oggi per i due piloti titolari, i confermati Alonso e Massa. C’era grande attesa, in particolare, per le parole dello spagnolo, apparso in realtà un po’ nervoso e meno disponibile del solito a parlare con la stampa a causa di alcune speculazioni di gossip non andate giù al pilota di Oviedo riguardanti la sua recente separazione con l’ex consorte Raquel.
A parte i malumori legati alle faccende sentimentali, l’ex McLaren ha parlato della nuova vettura e delle possibili difficoltà iniziali della nuova Ferrari: sono stato in galleria del vento, ma al momento ho visto solo numeri e righe sul computer. Cosa posso dire? Fino alla Malesia o forse alla Cina, gara due e tre del campionato, non conosceremo il vero potenziale della macchina. Siamo l’unico sport senza allenamenti. Puoi andare in gokart, ma è come far allenare Nadal con la racchetta da ping-pong. Al simulatore impari i pulsanti da schiacciare e acquisisci gli automatismi sui comandi, ma girare per davvero è un’altra cosa.
Nando è apparso soddisfatto anche dell’arrivo a Maranello dell’ex tecnico Bridgestone Hamashima, considerato un ottimo colpo di mercato in vista del rapporto macchina-gomme, uno dei punti deboli della F150 dello scorso anno: Hamashima sì. È un bell’innesto che porta informazioni preziose da altre esperienze. L’anno scorso eravamo stati deboli nella massimizzare il potenziale delle gomme. In questo può aiutarci. Quanto al resto vorrei avere una sfera di cristallo e non sono né ottimista né pessimista.
A chi gli chiede cosa significherebbe vincere con la vettura in rosso, Alonso ha risposto affermando che: non so rispondere perché non ho vinto con la Ferrari e non so cosa proverei se non accadesse più di vincere. So che ho tanto tempo davanti e che quando l’età ti toglie un po’ velocità, c’è l’esperienza a compensare. E su chi sia il miglior pilota in circolazione, a sorpresa Alonso ha risposto: è Kubica il migliore. L’ho sentito ieri dopo che si è rotto la gamba. Quando tornerà, e glielo auguro, sarà il migliore.
A proposito del pilota polacco, la sfortuna sembra proprio essersi accanita contro il ventisettenne di Cracovia. Ancora alle prese con le conseguenze del grave infortunio post rally di Andora, la guida della Lotus si è di nuovo fratturata la tibia destra, la stessa rotta quasi un anno fa, scivolando su una lastra di ghiaccio mentre era a Pietrasanta. Dunque nuovo sfortunato episodio per il polacco che gioco forza dovrà allungare il suo periodo di riabilitazione prima di poter tornare alle corse.
Michele Pannozzo
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