Non è stato un debutto semplice per Daniel Ricciardo e la nuova Red Bull RB13. Stamani, dopo soli 4 passaggi, l’italo-australiano ha dovuto parcheggiare la monoposto in curva 4, a causa di un’avaria ad un sensore, per la quale il team ha perso molte ore. Quando è riuscito a tornare in pista, nelle ultime due ore, Ricciardo ha strappato nel finale il 5° tempo, a +1.161 da Hamilton. Queste le impressioni del pilota della Red Bull.
“Abbiamo avuto un avvio difficoltoso questa mattina, ma nel pomeriggio è andata meglio. Anche dopo la pausa, a dir la verità, abbiamo avuto ancora qualche problemino, ma fortunatamente sono riuscito a stare in macchina per la maggior parte delle ultime due ore, quindi abbiamo concluso la giornata in maniera positiva” – sottolinea il nativo di Perth – “C’è ancora tanto da tirar fuori da questa macchina in termini di performance. Le temperature basse non aiutano gli pneumatici ad andare in temperatura, anche se qualcosa si vede. Hamilton, ad esempio, è già sceso sotto il tempo della pole 2016, ma sono convinto che andremo ancora più forte“.
Così si esprime Ricciardo riguardo la power unit Renault e le difficoltà incontrate oggi: “Non sono preoccupato, anche se sarebbe stato meglio fare più giri. Il nostro stop è stato precauzionale, nel senso che ci sono stati alcuni sensori che ci hanno mandato dei segnali d’allarme. Credo che, soprattutto dal lato del motore, sia giusto andare sul sicuro e non fare danni il primo giorno. Ma nelle ultime due ore le cose sono andate bene e speriamo che possa continuare così per tutto il resto del test. Magari domani Max completerà 200 giri, chissà“.
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