FIA E LIBERTY MEDIA AL LAVORO PER ADATTARE LA STAGIONE 2020 ALL’EMERGENZA COVID-19
F1 – La pandemia da COVID-19 sta incidendo pesantemente sull’annata 2020 del Mondiale di Formula 1. Il calendario ha già visto la cancellazione della prova inaugurale di Melbourne, oltre allo slittamento a data da destinarsi dei Gran Premi della Cina (il primo a subire lo spostamento), del Bahrain e del Vietnam.
A breve dovrebbe venir annunciato anche il rinvio dei Gran Premi d’Olanda e di Spagna, le prime tappe europee in programma. Così come il Gran Premio di Monaco, l’appuntamento più glamour della stagione, è addirittura a rischio cancellazione (salterebbe per la quarta volta nella storia del Mondiale, dopo le edizioni 1951, 1953 e 1954).
I vertici della Formula 1 sono a lavoro per capire innanzitutto quando potrebbe finalmente prendere il via il campionato, ipotizzando dunque quali appuntamenti potranno essere inseriti nel calendario. Premesso che tutto, ovviamente, dipenderà da quando l’emergenza COVID-19 sarà alle spalle, e che il numero minimo di GP previsto a norma di regolamento è 8 (15 invece in termini di contratti TV), nella giornata di domani si riuniranno in videoconferenza FIA, Liberty Media e i team principal dei vari team, per stendere una prima bozza di calendario.
I rumors parlano della volontà di evitare la cancellazione del GP del Principato (22-24 maggio); nel caso, però, ciò non fosse possibile, si spera nel weekend del 5-7 giugno, quando è in calendario il Gran Premio d’Azerbaijan a Baku. L’ipotesi al momento maggiormente plausibile vede un totale di 17/18 gare, senza pausa estiva (con Gran Premio d’Olanda spostato al 16 agosto) e con chiusura ad Abu Dhabi il 13 dicembre.
“Abbiamo tante ipotesi sul tavolo. Il mio pensiero è che, evitando la pausa estiva, avremo a disposizione abbastanza weekend, organizzando un calendario con un numero di gare sufficiente” – ha commentato Ross Brawn a Sky Sport F1. L’ex, tra le altre, di Benetton, Ferrari, BrawnGP e Mercedes, spiega che, chiaramente, il calendario avrà un aspetto molto diverso da quanto programmato, dipendendo comunque da quando potrà avere inizio la stagione.
Il 65enne inglese continua aggiungendo che, pur di permettere il maggior numero possibile di gare e rendere più agevoli per i membri dei vari team la disputa di tre o anche quattro GP uno in fila all’altro, si pensa ad un format diverso dei weekend di gara: “Sinceramente stiamo discutendo anche su weekend basati su due giorni anziché tre; un’opzione praticabile nel caso dovessimo metter su dei triple-header. Abbiamo chiesto flessibilità ai team, dato che ci troviamo ad affrontare circostanze eccezionali“.
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