A nemmeno un mese dal compimento del suo 70.esimo compleanno, Ron Dennis saluta definitivamente, dopo quasi un quarantennio, la McLaren. Lo storico boss del team di Woking, infatti, ha venduto oggi le sue quote di partecipazione nel McLaren Technology Group e McLaren Automotive, rinunciando a tutti i ruoli dirigenziali, ma continuerà a seguire le iniziative collaterali che ha sempre seguito.

E’ ufficialmente finita, dopo 37 anni, la storia di Ron Dennis alla McLaren (foto da: noticiaaldia.com)

Entrato in Formula 1 nel 1969 come capo meccanico della Brabham, Dennis entrò nella storia della McLaren nel 1981, quando fuse la sua Project Four con la McLaren Racing, formando il McLaren Formula One Team. Il resto è storia, con 158 vittorie, 10 titoli piloti e 7 Costruttori in 37 anni.

“Sono molto contento di aver raggiunto un accordo con i miei soci di McLaren. È la fine del mio tempo alla McLaren e ora potrò concentrarmi su altri interessi” – sono le prime parole di Dennis – “Ho sempre detto che i miei 37 anni a Woking dovrebbero essere considerati come un capitolo nel libro della McLaren e desidero che la storia possa proseguire con successo. Sono i migliori e sono fermamente convinto che, se ben finanziati e guidati, saranno in grado di riportare il team ai successi che merita. Sono orgoglioso di aver contribuito a tutti questi successi durante i miei tanti anni nella scuderia“.

“Adesso continuerò a svolgere il mio ruolo di consulente con varie aziende e a lavorare con il Ministero della Difesa britannico per accrescere il lato tecnologico e salvaguardare la sicurezza nazionale” – prosegue Dennis – “Continuerò anche ad occuparmi di Dreamchasing, la fondazione benefica della mia famiglia, ispirata dalla conoscenza di Lewis Hamilton quando aveva 12 anni“.

Shaikh Mohammed bin Essa Al Khalifa, presidente esecutivo McLaren, saluta così Dennis: “Ci sarà tempo per pianificare i nostri piani futuri che riguardano non solo i tempi brevi ma anche quelli lunghi. Oggi è il momento di fermarci per esprimere tutta la nostra nostra gratitudine a Ron. Quindi, a nome della McLaren e di tutti coloro che ci lavorano, posso dire due parole sincere: grazie Ron“.