Come accade ciclicamente negli ultimi anni quando il quadro del campionato non le è favorevole, la Red Bull è tornata a paventare un eventuale addio alla Formula 1, dettando le richieste che, se esaudite, potrebbero scongiurare questa possibilità. Com’è noto, la stagione 2017 è iniziata in maniera molto simile all’annata precedente, ovvero con una monoposto, la RB13, indietro rispetto alla concorrenza rappresentata non solo dalla Mercedes, ma anche dalla Ferrari, autrice di un balzo prestazionale formidabile durante l’inverno.
Le premesse della vigilia, invece, erano tutt’altre, con una Red Bull che veniva dipinta come la vera anti-Mercedes, in particolare grazie alle novità regolamentari 2017, che sembravano dipinte quasi su misura per il team di Milton Keynes. La realtà della pista, purtroppo per Verstappen e Ricciardo, è stata completamente diversa. A Barcellona, poi, il team non ha trovato la svolta, come invece accadde un anno fa. Anzi, se possibile, la situazione è parsa ancor più complicata, con un Ricciardo che, da 3°, si è ritrovato quasi a venir doppiato dalla coppia Hamilton-Vettel.
In questo quadro s’inseriscono le ultime dichiarazioni di Helmut Marko, braccio destro di patron Mateschitz, rilasciate agli spagnoli di El Confidencial: “La nostra idea è di avere un motore da 1000 cavalli, con KERS e batteria standardizzati, con costi di sviluppo non superiori a 15-20 milioni” – spiega l’ex pilota austriaco – “Inoltre dovrebbe consentire al pilota di poter fare la differenza ed avere anche un bel sound per il pubblico. Aziende come Ilmor e Cosworth, quindi, dovrebbero avere la chance di entrare. Così scuderie come la nostra o come la McLaren potrebbero decidere di servirsene, nel caso“.
“Lo scorso anno nè la Mercedes nè la Ferrari hanno voluto darci un motore. Per quel che riguarda la Renault, fu Ecclestone a costringerli. Noi però vogliamo una situazione paritaria e non come quella che si vive adesso, dove i produttori possono ricattarci“, ha concluso Marko.
Intanto, tramite Globo Esporte, arrivano interessanti dichiarazioni da parte di Adrian Newey: “La gente è convinta che sia stato io a disegnare la RB13, ma si sbaglia” – spiega Newey – “Ho messo mano al progetto solo dopo il Gran Premio di Melbourne, quando ci siamo resi conto che la macchina non era veloce come ci aspettavamo. Sempre dopo la gara australiana ho cominciato a studiare il nuovo regolamento e sto cercando di interpretarlo. Per quel che riguarda gli ultimi aggiornamenti, confermo che sono stati deliberati con il mio coinvolgimento“.
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