La gogna mediatica alla quale Sebastian Vettel è stato sottoposto dopo i fatti di Baku, in particolare dalla stampa d’Oltremanica e da tanti moralisti di facciata, anche nel nostro Paese, ha alla fine prodotto un risultato, a mio modo di vedere, sconcertante. Nonostante il ferrarista, per la speronata rifilata a Hamilton (a 50 km/h), sia già stato giudicato e sanzionato con uno stop&go di 10 secondi, la Federazione Internazionale lo ha convocato per il prossimo 3 Luglio.
Questo il comunicato della FIA, emesso dal responsabile della comunicazione, Matteo Bonciani:
“A seguito del recente incidente al GP d’Azerbaijan, nel quale la vettura numero 5 (Sebastian Vettel) è stata coinvolta in una collisione con la vettura numero 44 (Lewis Hamilton). Lunedì 3 luglio la FIA esaminerà ulteriormente le cause dell’incidente per valutare se saranno necessari altre azioni. Un comunicato sulle decisioni di questo processo sarà disponibile prima del GP d’Austria“.
E’ chiarissimo come il presidente della FIA, Jean Todt, sia stato tirato per la giacchetta e abbia deciso di riaprire il caso. Secondo varie indiscrezioni, Vettel sembrerebbe rischiare molto, poichè davanti al Tribunale della FIA potrebbe non venirgli contestata la violazione del regolamento sportivo (che ha portato i commissari del Gran Premio d’Azerbaijan a comminargli lo stop&go), bensì la violazione del Codice Sportivo della Federazione Internazionale, che all’articolo 151 C dice che i licenziati devono avere un comportamento rispettoso.
Non avendo Vettel mostrato nessun passo indietro rispetto al suo comportamento tenuto in pista, il rischio potrebbe essere anche la squalifica per una gara, anche se la cosa più ovvia potrebbe/dovrebbe essere al massimo una tirata d’orecchie, casomai con alcune ore di ‘servizi sociali’, come già sperimentato da Hamilton anni fa. Ovviamente, se davvero Seb dovesse venir squalificato dopo esser già stato giudicato e punito, si scadrebbe nell’assurdo, con totale calpestamento del principio del ‘ne bis in idem‘ (‘Nessuno può essere giudicato due volte sullo stesso fatto”).
Non solo. Tanti ex campioni di Formula 1 (Jackie Stewart su tutti) pur condannando la reazione del tedesco, hanno sottolineato come questa sia stata provocata da un Hamilton che ancora una volta esce indenne da una delle sue tante furbate, passando ancora una volta, con la connivenza della FIA, per colui che ha ragione (solo apparente, ovviamente).
Tutta la situazione è stata chiaramente gonfiata all’inverosimile, con Vettel che rischia davvero di venir sacrificato sull’altare di un politically correct che non ha minimamente ragion d’essere. Se davvero l’ulteriore sanzione si concretizzerà, la FIA otterrà come unico risultato quello di esacerbare ulteriormente gli animi. Perchè la Ferrari non se ne starà zitta e muta, assolutamente…
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